4 Settembre 2022

MotoGP, Marc Marquez frena: “Il braccio non tornerà più come prima”

Martedì Marc Marquez sarà in pista a Misano per il test MotoGP, ma il ritorno in gara non è assicurato: i muscoli non sono ancora pronti.

MotoGP, Marc Marquez

Nessuna Honda nelle prime 15 posizioni al termine delle Qualifiche MotoGP a Misano. Seduto ai box c’è Marc Marquez al fianco del capotecnico Santi Hernandez, insieme osservano i dati di Stefan Bradl e degli altri piloti HRC. Dopodomani sarà il giorno del ritorno sulla RC213V, in occasione del test Irta, quando ci saranno diverse novità da testare per il prototipo 2023. Non è invece scontato il suo rientro in gara ad Aragon, molto dipenderà dalle sensazioni nella prossima uscita: “Quest’anno correrò un GP, questo è sicuro“, risponde a chi gli chiede se lo rivedremo in gara in questa stagione.

Il test MotoGP di Misano

Dopo che i medici gli hanno assicurato che l’osso era perfettamente saldato e dato il via libera per ritornare in moto, Marc Marquez ha svolto un doppio test al MotorLand di Aragon con una Honda CBR600RR. “Ho vissuto per un anno e mezzo con il braccio ruotato di 34° e devo riabituare tutto il braccio. Sono qui per girare martedì, ma non so ancora come mi sentirò mercoledì, se avrò male o se potrò girare ancora. Di sicuro, quando tornerò sarà per correre tutte le gare, non una e poi saltarne qualcun’altra“.

Obiettivo vittoria per il fenomeno di Cervera trasferitosi a Madrid, ma servirà impegno anche da parte del team. “Per vincere una gara puoi fare un miracolo, ma per vincere un campionato, che è quello per cui siamo qui, devi avere costanza. E questo accade perché la moto, il pilota e il team lavorano al massimo e perfettamente. Il problema è che la moto sta diventando più importante e tu dipendi maggiormente da questa“.

L’esame di Marc Marquez

La sua presenza nel test MotoGP di Misano è manna dal cielo per HRC, alla ricerca disperata dei suoi dati per proseguire l’evoluzione del prototipo. Ma è anche un banco di prova decisivo per il campione. “Questo test è importante per entrambi, ma soprattutto per me. Questa operazione è stata fatta principalmente pensando alla mia vita, non solo a quella del pilota. La Honda arriverà dopo. Quando ho provato il CBR ad Aragon i primi giri avevo un problema ad aprire bene il gas, un po’ alla volta ho ritrovato i movimenti giusti, ma non passa molto tempo prima che mi stanchi, i muscoli non sono ancora pronti. Del resto un braccio operato quattro volte non tornerà mai come prima, anche se non mi sento più limitato“.

L’arrivo di Joan Mir

Il pluricampione MotoGP può ragionare step by step, difficile anticipare se ritornerà ad Aragon, una risposta l’avrà solo dopo i due giorni di test IRTA. Una delle certezze future è l’arrivo di Joan Mir a fine campione, proverà per la prima volta la Honda nel test di novembre. “Mir era uno dei migliori piloti disponibili sul mercato, è in grado di adattarsi a condizioni diverse e ad una moto diversa. Lo puoi vedere in sella a una moto da cross, flat track, in kart, è sempre lì. È veloce. Ed è un campione del mondo di MotoGP. Quindi penso che avremo una squadra molto forte, ma è vero che dobbiamo lavorare tutti insieme“.

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