13 Agosto 2022

MotoGP, Marc Marquez avvisa Honda: “Per vincere bisogna cambiare”

Marc Marquez attende l'ok dei medici per aumentare il carico di lavoro fisico. Il suo ritorno in MotoGP resta nelle mani dei dottori.

MotoGP, Marc Marquez

La parola d’ordine di Marc Marquez è prudenza. Il sei volte campione MotoGP sa di giocarsi la carriera con il ritorno in pista, anticipare i tempi sarebbe troppo rischioso. Sarà presente ai box della Honda nel prossimo week-end al Red Bull Ring, forse anche nel test di Misano, ma probabilmente non in sella alla RC213V. L’obiettivo è ritornare in azione prima della gara di Valencia, per esaminare le sue condizioni di salute e quelle di un prototipo alla ricerca di soluzioni tecniche.

Nessuna fretta per il ritorno

La riabilitazione dopo il quarto intervento al braccio destro prosegue secondo programma, a fine agosto sosterrà un’altra visita medica. Sarà la TAC a rendere le idee più chiare ai dottori, che potrebbero pronosticare una data per ritornare in MotoGP in base al consolidamento dell’omero. “Come annunciato da Alberto Puig , a fine agosto, dopo 12 settimane di intervento, ho in programma una TAC – spiega Marc Marquez a Dazn -. Lì vedremo l’evoluzione dell’osso. Ci diranno se possiamo aumentare i carichi fisici. In questo momento sto lavorando sodo sul cardio per essere pronto quando mi daranno l’OK. Chiaramente se dovrò prolungare la ripresa per altre due settimane, sarò costretto a farlo, perché non posso buttare via tutto il lavoro che è stato fatto finora“. Non ci sono altre possibilità di intervenire chirurgicamente, per lui si tratta dell’ultima chance in carriera.

Ogni minimo esercizio viene monitorato, non può oltrepassare certi margini di sforzo onde evitare tendiniti. Alla prossima visita saprà se e come aumentare il carico di lavoro: “Quando i dottori mi daranno il via libera e se avrò abbastanza forza, salirò in sella alla moto“, ha aggiunto il fuoriclasse della MotoGP. “Solo così entreranno meglio in funzione i muscoli specifici, così posso raggiungere il 100% il prima possibile“. Sembra difficile che sarà in pista nel test ufficiale di Misano, sarebbe un azzardo troppo grande per la sua salute, un rischio improponibile anche per la Honda, che però necessita dei suoi feedback per evolvere la moto.

Marc Marquez e il riscatto in MotoGP

C’è voglia di ripartire in casa HRC ma tutto dipende da Marc Marquez. Dalla prossima stagione MotoGP avrà un nuovo compagno di squadra, Joan Mir, al posto di un deluso Pol Espargarò che in due stagioni ha raccolto appena due podi. E non ci sarà più neanche suo fratello Alex, che ha firmato un biennale con il team Gresini Racing che gli metterà a disposizione una Ducati GP22. “Aveva bisogno di nuove motivazioni. È difficile emozionarsi essendo così indietro e con così tante cadute“. Resta incerto il destino di Taka Nakagami, al bivio tra un anno di contratto e la nuova veste di collaudatore Honda.

Dai box chiedono aggiornamenti e tempi più rapidi dal Giappone, maggior spirito di intraprendenza e coraggio nel testare nuove componenti. “Serve un lavoro di squadra affinché le informazioni non si perdano lungo la strada tra Giappone ed Europa e che i piloti diano il 100% in pista. I piloti Honda hanno bisogno, in questo momento, dell’aiuto del Giappone. Ci deve essere qualche cambiamento. Nelle gare che ho corso quest’anno anch’io ho sofferto. E non era solo il mio braccio, era la moto. Siamo costretti a fare un cambiamento se vogliamo lottare per il Mondiale nelle prossime stagioni“.

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