6 Dicembre 2022

MotoGP, Luca Marini ‘frena’ Aleix Espargarò: “Deve essere felice di ciò che ha”

Luca Marini difende il suo marchio Ducati. La netta supremazia nel campionato MotoGP rende nervosi piloti e team avversari.

MotoGP, Luca Marini

La superiorità numerica della Ducati nel campionato MotoGP fa temere gli avversari. Marc Marquez l’ha definita una “Ducati Cup”, Aleix Espargarò “frustrante” e di recente anche il presidente Jorge Viegas ha rilasciato dichiarazioni per il momento prive di fondamento, annunciando il passaggio del team VR46 in Yamaha per l’inizio della stagione 2024. Nonostante più volte i diretti interessati abbiano ribadito di volere rispettare i termini di contratto triennale. Luca Marini e Marco Bezzecchi, i dirigenti Alessio Salucci, Pablo Nieto e lo stesso Valentino Rossi sono più che soddisfatti della collaborazione con la Casa emiliana.

Marini e la supremazia Ducati in MotoGP

La supremazia del marchio italiano inizia a risultare scomodo. Nella stagione MotoGP 2022 ha collezionato un totale di 32 podi con sette diversi piloti, di cui dodici vittorie: 7 con Pecco Bagnaia, 4 con Enea Bastianini, 1 con Jack Miller. Sul giro secco il dominio è ancora più netto: 16 pole position in 20 GP, con sette piloti differenti. Nelle ultime 40 gare almeno una Ducati è sempre partita dalla prima fila. Resta fuori Luca Marini che va all’inseguimento della sua prima pole e del suo primo podio in classe regina. L’alfiere di Tavullia risponde alle critiche degli avversari in merito alla predominanza ormai netta del suo produttore. “E’ il mondo delle corse, è sempre stato così. La Honda, ad esempio, ha dominato per dieci anni e nessuno se ne è lamentato“, ricorda a Speedweek.com. “È solo questione di investire più soldi o fare un lavoro migliore per crescere“.

Luca risponde alle esternazioni Aprilia

Aprilia ha lamentato più volte un cambiamento di regole tecniche, per mettere un freno all’aerodinamica e ai dispositivi holeshot, dove Ducati fa scuola ormai da tempo. Anche Aleix Espargarò più volte ha puntato il dito sul numero di moto in pista dei cugini italiani. La risposta di Luca Marini è più che diplomatica: “Aprilia ha già fatto un grande passo avanti. Quindi Aleix deve essere felice e orgoglioso di ciò che ha adesso. Perché la moto sembra molto veloce quando la segui, come qualsiasi altra moto che vediamo attualmente in MotoGP. Solo che abbiamo tanti piloti veloci in Ducati e questo fa la differenza… Gli ingegneri Ducati sono i migliori, la moto è la più veloce. Secondo me hanno anche i migliori piloti“.

Dalla prossima stagione MotoGP il marchio veneto avrà due moto in più sulla griglia, grazie alla partnership con CryptoDATA RNF. Una collaborazione che consentirà ai tecnici Aprilia di avere più dati a disposizione e accelerare sullo sviluppo della RS-GP. L’arrivo di Maverick Vinales non ha ancora apportato un contributo decisivo, ma nel 2023 inizierà con una consolidata esperienza di base e un prototipo sicuramente più competitivo. “A volte Aleix potrebbe essere più veloce di Maverick, quindi non puoi davvero confrontare i dati né capire come essere più veloce – ha concluso Luca Marini -. Io invece vedo sempre cosa fanno Pecco, Martin, Bezzecchi o Zarco. Perché tutti sono forti, anche Di Giannantonio a volte è fortissimo. Puoi guardare i dati e guadagnare due o tre decimi. Questo fa la differenza quando si tratta di vincere o meno una gara“.

Foto: MotoGP.com

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