6 Novembre 2022

MotoGP, Livio Suppo arrivederci: “Sono felice per la Ducati”

Suzuki lascia il Mondiale MotoGP dopo la gara di Valencia. Per Livio Suppo è il secondo addio al paddock, o forse solo un arrivederci.

MotoGP, Livio Suppo

A Valencia si corre l’ultima gara della stagione MotoGP, l’ultima in assoluto per Suzuki, salvo ripensamenti futuri. C’è la squadra al gran completo, compreso Davide Brivio, ex team manager che ha lasciato le redini in mano a Shinichi Sahara prima e a Livio Suppo poi. Per il manager piemontese si è trattato di un ritorno surreale, con la firma di un contratto triennale e l’uscita coatta al termine di questa domenica. Da un lato la Casa di Hamamatsu saluta il Mondiale, dall’altro Ducati si appresta a vincere il titolo iridato con Pecco Bagnaia, dopo l’unico trionfo in classifica piloti conquistato da Casey Stoner nel 2007, proprio sotto la gestione-Suppo.

Suppo e l’ascesa Ducati in MotoGP

Sono i corsi e ricorsi storici della MotoGP, chi sale e chi scende, gli equilibri che cambiano all’interno del paddock. E’ tramontata l’era dei costruttori giapponesi per fare spazio a quelli europei, con Ducati e Aprilia grande protagoniste e KTM che getta le fondamenta per un futuro rigoglioso. Poi c’è Suzuki che alza bandiera bianca paventando problemi finanziari con un Cda freddo e cinico, senza romanticismo per il settore racing. “Sono felice che ci sia la Ducati a lottare per il titolo piloti. Sono cinque anni che ha il potenziale per farcela, ma ha trovato sulla sua strada un Marc Marquez al top. Ora tutti i tasselli sono al posto giusto“, dice Livio Suppo a ‘La Gazzetta dello Sport’.

Nella stagione MotoGP 2020 la Suzuki vinceva il titolo con Joan Mir, due anni dopo a Valencia è il momento di sciogliere una squadra perfettamente collaudata, da fare invidia a chiunque. E, soprattutto, ancora capace di vincere qualche settimana fa con Alex Rins che, per amor “patrio”, ha chiesto di acquistare la GSX-RR con cui correrà quest’ultimo GP.

Livio Suppo prova a consolarsi con il successo della Ducati… “Nel 2020 il rapporto con Andrea Dovizioso era logoro, hanno perso proprio quando Marc Marquez si è fatto male e deciso lì il colpo di spugna“. A Pecco Bagnaia e alla Casa di Borgo Panigale va anche il merito di aver colmato quel vuoto “made in Italy” lasciato da Valentino Rossi con il suo addio. “Vale ha lasciato un vuoto, ma lo ha pure riempito: Bagnaia è dell’Academy, c’è pure del suo“, ha concluso il team manager Suzuki.

Foto: MotoGP.com

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