14 Ottobre 2022

MotoGP, Lin Jarvis: chiarezza su Morbidelli e il team di Valentino Rossi

Lin Jarvis ottimista su Quartararo e l'assalto al titolo MotoGP. Il manager Yamaha parla di Morbidelli e del team VR46 di Valentino Rossi.

MotoGP, Fabio Quartararo e Lin Jarvis

Yamaha e Fabio Quartararo hanno bisogno di un risultato importante nel GP di Phillip Island se vogliono difendere il titolo MotoGP. Dopo la pausa estiva il pilota di Nizza ha registrato una fase calante in sella ad una YZR-M1 che necessita di maggiore potenza al motore. A tre gare dalla fine bisogna stringere i denti ed evitare errori per difendersi dagli attacchi della Ducati GP22 di Pecco Bagnaia. Il circuito australiano è forse quello più favorevole alla Casa di Iwata dei tre restanti prima della fine del campionato a Valencia, dove si decreterà il vincitore di questa stagione a dir poco esilarante. Intanto dietro le quinte si continua a lavorare sul prossimo team satellite e l’attenzione è sempre rivolta alla squadra di Valentino Rossi.

Il titolo MotoGP passa per l’Australia

Lin Jarvis, Managing Director Yamaha, resta ottimista nonostante si respiri una certa tensione ai box. Il primo giorno di prove libere a Phillip Island ha offerto buoni spunti per pensare positivo in vista di domenica. “Abbiamo bisogno di un buon risultato, le ultime sei gare sono state difficili. La seconda parte della stagione è stata più difficile per noi, perché le Ducati si sono messe a posto e sono in tanti. Fabio è l’unico pilota Yamaha ed è solo contro gli altri… L’ho visto molto concentrato e sono ottimista“, ha assicurato il manager britannico. Peccato che Quartararo non possa contare sull’appoggio dei compagni di marca, a fronte di Pecco Bagnaia che è una delle otto Ducati sullo scacchiere della MotoGP.

L’evoluzione della Yamaha M1

Inutile piangersi addosso per il mancato sviluppo del motore dello scorso inverno. La Casa giapponese ha metabolizzato il fatto di doversi adeguare ai tempi e agli avversari europei. “All’inizio della stagione è stato deludente anche per noi non avere la potenza di cui avevamo bisogno – ha aggiunto Lin Jarvis -. Non è facile vincere le gare e quando siamo dietro è difficile tirare il massimo dalla moto. Per l’anno prossimo abbiamo già fatto delle prove per migliorare, ma nelle ultime tre gare non bisogna commettere errori“.

I tecnici Yamaha sanno anche di dover sviluppare una M1 più facile da guidare anche con stili di guida differenti. “Quest’anno abbiamo solo un pilota veloce, dobbiamo fare una moto più facile da guidare. Lavoriamo su aerodinamica e da qualche gara usiamo un nuovo telaio, dobbiamo lavorare su ogni settore tecnico… Siamo ancora troppo conservativi, dobbiamo cambiare metodo di lavoro. L’arrivo di Luca Marmorini e dei suoi ingegneri sono solo un inizio“.

Prima di concentrare l’attenzione esclusivamente sulla prossima stagione MotoGP e il prototipo 2023, bisogna portare a termine questo Mondiale, possibilmente con il risultato massimo: il titolo iridato. “Questa gara è importantissima, sappiamo che su questo circuito possiamo e vogliamo vincere, ma abbiamo bisogno di una vittoria. Siamo tranquilli e stiamo lavorando bene, il 4° posto di Fabio ci dà ottimismo, pensiamo gara dopo gara“.

Morbidelli e il team VR46

Discorso ben diverso per Franco Morbidelli che ha sofferto come non mia dall’inizio della stagione. Lin Jarvis assicura che stanno facendo di tutto per metterlo in condizione di ritornare ai fasti del 2020, quando si è affermato vicecampione con una moto meno aggiornata rispetto ai colleghi di marca. “Stiamo parlando con Franco e facciamo il possibile per dargli più fiducia sulla moto e farlo andare più veloce. Anche qui in Australia non è troppo tranquillo, non ha fiducia per andare veloce. Dobbiamo trovare insieme a lui il modo per essere più competitivi, anche perché avremo solo due moto il prossimo anno“.

Da tempo Yamaha corteggia il team VR46 di Valentino Rossi, ma sarà difficile separarli da Ducati prima della fine del contratto in scadenza alla fine del 2024. “Noi vogliamo avere quattro moto in griglia e stiamo studiando su questo obiettivo. Non sappiamo se riusciremo per il 2024 perché bisogna rispettare i contratti – ha concluso Lin Jarvis -. Una cosa sembra certa: l’anno prossimo avremo più velocità“.

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