16 Settembre 2023

MotoGP, Lin Jarvis centra il problema Yamaha: “Questo è il bivio”

Lin Jarvis parla delle voci di mercato su Fabio Quartararo e del momento di crisi che la Yamaha sta vivendo nel campionato di MotoGP.

MotoGP, Lin Jarvis

La Yamaha non sta vivendo il suo momento migliore nella storia della MotoGP e sa che dovrà mettere molte cose a posto prima di poter ritornare ai vertici di classifica. Fabio Quartararo ormai da tempo non nasconde la sua amarezza per la mancata evoluzione della M1, per l’assenza di un team satellite, per una situazione che inizia a calzargli stretta. Lin Jarvis si è ritrovato a passare dagli anni d’oro 2004-2015 (sette titoli mondiali) ad un periodo di crisi, iniziato dopo l’epoca Covid, da cui sarà difficile uscire.

La delusione di Quartararo

Su questa strada sarà difficile pensare di rinnovare con Fabio Quartararo nel biennio 2025-2026. In un’intervista a Michel Turco, il managing director britannico ha ammesso che il malumore del campione francese non può che essere giustificato. “L’anno scorso ha vinto nella prima fase del campionato, prima che la Ducati prendesse il comando. In questa stagione la prima parte del campionato è stata molto lontana da quanto ci aspettavamo in termini di prestazioni. Posso capire che ci sia insoddisfazione quando non si hanno le stesse armi degli avversari“.

L’ultima delusione c’è stata dopo il test MotoGP di Misano, dove Quartararo non ha riscontrato grandi miglioramenti. C’è ancora tutto il tempo a disposizione per migliorare la moto 2024, ma anche il rischio che ancora una volta le aspettative vengano deluse. “Si parla del 2025, mentre il test di Misano è a inizio settembre 2023. Non credo che avrebbe senso prendere una decisione un anno e mezzo prima della stagione in questione“, ha dichiarato Lin Jarvis sulle voci di mercato.

Una svolta storica in negativo

Testa e bassa e lavorare, questo il motto degli uomini Yamaha in vista del finale di Mondiale e della pausa invernale. Le speranze sono riposte già al prossimo anno, anche se per i costruttori giapponesi sarà complicato colmare il gap dai marchi europei in così poco tempo. “Recentemente c’è stato un cambiamento in termini tecnologici con i costruttori europei, soprattutto, e con la Ducati in particolare, che è stata leader in questo campo, grazie a Dall’igna. Mentre noi continuavamo più o meno sulla stessa rotta, gli europei hanno iniziato a raddrizzare la nave. Ci è voluto un po’, ma alla fine la loro strada ha incrociato la nostra. Mentre noi ristagnavamo, loro continuavano a progredire. Per me questo è stato il bivio“.

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