7 Dicembre 2022

MotoGP, Lin Jarvis a Ducati: “Otto moto sono un vantaggio”

Yamaha non avrà un team satellite MotoGP nel 2023. Con otto Ducati in pista sarà difficile per Fabio Quartararo e Franco Morbidelli.

MotoGP, Fabio Quartararo e Franco Morbidelli

Ducati e VR46 non hanno nessuna intenzione di separarsi, almeno fino al termine della stagione MotoGP 2024. Le parole di Jorge Viegas non trovano fondamento né da parte del costruttore emiliano né del team di Valentino Rossi, felici dei risultati ottenuti nel primo anno insieme. Ma i vertici del Mondiale e della Yamaha vogliono colmare quanto prima questo squilibrio numerico, che vede otto Desmosedici in griglia e solo due YZR-M1 nel 2023. Lin Jarvis continua a lavorare per rimediare all’addio di RNF e vuole una squadra cliente già dall’inizio del campionato 2024. L’unico team libero è Gresini Racing, almeno fino a quando non prolungherà il contratto con Borgo Panigale.

Yamaha cede il titolo MotoGP

Qualunque sia la verità sulle recenti voci sulla VR46, l’amministratore delegato di Yamaha Racing, Lin Jarvis, ha confermato di essere da tempo sulle tracce di un team satellite. Dopo aver vinto il titolo MotoGP 2021 con Fabio Quartararo, la Yamaha ha dovuto cedere il trono a Ducati e Francesco Bagnaia nell’ultimo round a Valencia. Sarà difficile tenere botta allo strapotere rosso: “Il prossimo anno non sarà sicuramente un vantaggio avere solo due moto! Sicuramente loro [Ducati] raccolgono molti dati. Non hanno solo otto moto, ma hanno cinque o sei piloti davvero veloci – sottolinea Jarvis a Crash.net -. Sono tutti veloci, ma ne hanno cinque o sei che sono davvero eccezionali“.

Il team satellite

Avere otto moto in pista non significa solo accelerare sullo sviluppo del prototipo, ma accelerare anche sui tempi nella ricerca de setting durante un Gran Premio. “Hanno una vasta disponibilità di dati, possono provare ogni pneumatico [durante le prove], considerare tutto e poi valutare. Di sicuro è un vantaggio“. Ma quando Yamaha aveva la possibilità di legarsi a due team satelliti (RNF e VR46) ha preferito evitare. “Non vogliamo avere otto moto perché è anche un peso. È un vantaggio, ma è anche un peso continuare a supportare otto moto. Quindi la nostra valutazione è che quattro è davvero il numero ottimale ed è un peccato che l’anno prossimo non ne avremo quattro. Ma si spera che il prima possibile in futuro torneremo con un team satellite“.

Gresini ipotesi plausibile?

Il Mooney VR46 Racing Team continua a ribadire che rispetterà il contratto triennale con Ducati, quindi dovrebbe partecipare a due Mondiale con due moto soltanto. Oppure provare a tentare Gresini Racing che ancora non ha rinnovato con la casa emiliana per il 2024, dopo un primo contratto biennale. D’altronde la Casa di Iwata si è quasi immolata in questa difficile situazione, porgendo a Razlan Razali un altro rinnovo annuale che ha iniziato a calzare troppo stretto. Aprilia ne ha approfittato e ha tirato dalla sua parte il manager malese. A questo punto l’unica squadra ancora senza costruttore per il 2024 è Gresini, ma non sarà facile convincere il team diretto da Nadia Padovani.

Foto: MotoGP.com

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