16 Luglio 2023

MotoGP, l’allarme di Stoner: “Honda e Yamaha potrebbero lasciare”

Casey Stoner punta il dito contro l'aerodinamica in MotoGP e teme che Honda e Yamaha possano seguire l'esempio della Suzuki.

Fabio Quartararo e Marc Marquez

Honda e Yamaha non riescono a tenere il passo dei costruttori europei nel campionato MotoGP. Dopo la prima parte di stagione nella top-1 troviamo solo una Yamaha, quella di Fabio Quartararo al nono posto, ma con un distacco di 130 punti dal leader Ducati Francesco Bagnaia. Colpa dei cambi di regolamento degli ultimi anni oppure le Case del Vecchio Continente hanno dato una decisiva accelerata a livello ingegneristico?

Stoner contro l’aerodinamica in MotoGP

Secondo un’opinione abbastanza diffusa, Ducati avrebbe in mano le redini del Mondiale grazie soprattutto agli investimenti e al lavoro in campo aerodinamico. Un’area tecnica che desta qualche preoccupazione anche a KTM e Aprilia, che non vogliono seguire le orme della Formula 1. Casey Stoner ha le stesse preoccupazioni e vede i costruttori giapponesi come le principali vittime dello sviluppo tecnico della MotoGP. “Non credo che Honda e Yamaha siano colpevoli della situazione attuale. Piuttosto, penso che le regole siano state cambiate per aiutare i produttori europei con la loro aerodinamica“.

In occasione del Goodwood Festival of Speed, il due volte campione iridato ha ricordato: “Qualche anno fa si decise addirittura di vietare tutti gli aiuti aerodinamici, ma poi questo piano è stato improvvisamente ribaltato. Ecco perché la Suzuki ha lasciato la MotoGP e temo che lasceranno anche Honda e Yamaha“, ha dichiarato a Speedweek.com. “Perché quello che abbiamo adesso non è quello su cui si erano impegnati. Le moto ora sono vetture di Formula 1 su due ruote… Qualche anno fa si diceva che dovesse andare in una direzione diversa, ma ora è cambiato all’improvviso“.

Anche Marc Marquez ha spesso lamentato l’eccesso di aerodinamica sui prototipi MotoGP, un grido che sicuramente non è caduto nel vuoto e di cui Dorna terrà conto a breve termine, quando dovrà stabilire il nuovo regolamento tecnico. Bisogna però ammettere che i marchi europei hanno saputo adattarsi più velocemente alle nuove possibilità. “È difficile dire cosa stia succedendo nella mente dei vertici dei produttori giapponesi, non ho parlato con loro personalmente – ha concluso Stoner -. Ma stanno faticando e forse non vogliono seguire questo sviluppo. Secondo me non dovrebbero esserci tutte queste alette e roba del genere“.

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Foto: MotoGP.com

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