10 Novembre 2020

MotoGP, l’addio di Tito Rabat: “Prima di parlare devo capire”

Tito Rabat dirà addio alla MotoGP dopo la gara di Portimao. Pronta un'offerta Ducati in un team satellite SBK: "Voglio essere davanti e divertirmi".

MotoGP, Tito Rabat

Nel corso del week-end di MotoGP a Cheste il team Esponsorama ha ufficializzato l’arrivo di Luca Marini ed Enea Bastianini. Dopo il licenziamento di Karel Abraham, il team di Raul Romero mette fuori dal box anche Tito Rabat, con un anno di anticipo sulla scadenza di contratto. Il pilota residente in Andorra da tempo preferiva limitare le uscite dinanzi alla stampa, martellato continuamente sul suo futuro tutt’altro che blindato fino al termine del 2021.

Dopo la notizia ricevuta a Valencia, Esteve ha parlato con DAZN, pur senza rivelare i suoi piani per il futuro. “Ho ancora bisogno di sapere alcune cose prima di parlare. Vedremo cosa accadrà“. Dopo aver vinto il titolo Moto2 nel 2014, la sua carriera in MotoGP non è mai stata facile. Miglior risultato è il settimo posto a Rio Hondo nel 2018, 35 il punteggio massimo raggiunto in un campionato Top Class, poi l’infortunio di Silverstone ha rallentato la sua carriera. Per Tito Rabat adesso potrebbe aprirsi una nuova avventura in Superbike. “Quello che voglio è la possibilità di essere davanti nelle gare e lottare per la vittoria. E ancora una volta godere la moto, perché nel corso di questi anni in MotoGP non ho mai avuto questa opportunità“.

Due le ipotesi al vaglio del pilota in Superbike: Barni Racing o Team Go Eleven. Non vuole sbilanciarsi sul futuro. “Devo ancora parlarne. Ho bisogno di sapere molte cose. Voglio correre per divertirmi, ho il livello, l’ho raggiunto con tanto impegno“. Il direttore sportivo Rubén Xaus gli assicura tutto l’appoggio possibile: “Speriamo di aiutarti da qui alla fine della stagione e anche in futuro… Vuole correre solo in MotoGP e lo capisco, ma dopo c’è vita. Ha una straordinaria capacità di saltare nella categoria più normale dopo questa, che è la SBK, e fare bene. Dipenderà da lui, dalle sue decisioni e dalla sua motivazione a farlo“.

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