26 Marzo 2022

MotoGP, KTM sfida le big: “Abbiamo un motore super potente”

KTM inizia la stagione 2022 di MotoGP come miglior costruttore del Mondiale. Per Francesco Guidotti non poteva esserci inizio migliore.

MotoGP, Miguel Oliveira

Francesco Guidotti, team manager KTM, non poteva aspettarsi un inizio di stagione MotoGP migliore. Podio in Qatar con Bard Binder, vittoria in Indonesia con Miguel Oliveira che raggiunge la sua quarta vittoria in classe regina con il marchio di Mattighofen. “Sono davvero felice per il team e l’azienda. Tutti coloro che hanno lavorato in questo progetto meritano questa vittoria – ha spiegato Guidotti dopo la gara a Lombok -. Miguel è stato veloce dal venerdì in qualsiasi condizione o circostanza. Due gare e due podi con una vittoria: siamo a buon punto. Che grande inizio di 2022“.

Binder 2° in classifica MotoGP

Al termine dei test invernali KTM sembrava in difficoltà, avendo portato pochi aggiornamenti nelle due uscite preseason, ma lavorando e approfondendo alcune delle più recenti novità della RC16. Brad Binder è secondo in campionato, Miguel Oliveira quarto, Red Bull KTM è ora in testa al campionato a squadre e KTM è in testa al campionato costruttori, per la prima volta! Nel GP d’Indonesia le prestazioni di Binder sono state compromesse da un difetto al dispositivo holeshot, ma ha portato a casa un ottavo piazzamento strappato con i denti e il talento e dimostrando di aver fatto un deciso step sul bagnato. Prima della gara a Mandalika non aveva mai segnato punti con le rain (ad eccezione della gara in Stiria nel 2021), motivo per cui KTM lo ha mandato speditamente in pista nei test invernali.

KTM, obiettivo top-5

Pit Beirer, direttore di KTM Motorsport, è rimasto stupito nel vedere Oliveira fiondarsi dal 7° al 2° posto dopo la partenza. “Ma in condizioni così difficili, non è il dispositivo holeshot che fa la differenza, è il pilota ad essere formidabile. Ora abbiamo un pacchetto competitivo, un motore super potente per la partenza, ma devi combinarlo con l’elettronica e il dispositivo di altezza. È come un meccanismo a orologeria che lavora insieme“. Anche per il pilota portoghese si è trattato di una prestazione incredibile, visto che sul bagnato non ha mai brillato. Ma guai a montarsi la testa dopo appena due GP, gli obiettivi MotoGP restano quelli della vigilia del campionato: portare un pilota nella top-5 finale.

In ogni sessione di prove libere KTM lavora sui dettagli della RC16 per migliorarsi step by step, un lavoro che finora sta portando i suoi frutti e getta basi solide per il progetto futuro della MotoGP. “Ma siamo ancora su una sottile lastra di ghiaccio – osserva Pit Beirer a Speedweek.com -. Dobbiamo tutti tenere i piedi per terra, rimanere concentrati e andare avanti. Abbiamo imparato molto durante l’inverno. Ora dobbiamo continuare a lavorare così. Se hai due piloti tra i primi cinque, hai buone possibilità che uno salga sul podio. Questo rimane il nostro obiettivo. Finire tra i primi cinque in MotoGP è un risultato straordinario. Se continuiamo così, sicuramente otterremo dei buoni risultati“.

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