24 Febbraio 2023

MotoGP, Ken Kawauchi cambia metodo: cosa pensano nel box Honda

Ken Kawauchi chiamato da Honda per dare una svolta alle sorti nel campionato MotoGP. I commenti di Marquez, Mir e Puig.

MotoGP, Ken Kawauchi

L’addio di Takeo Yokoyamaha al paddock della MotoGP era risultato evidente già verso la fine dell’agosto 2022. Al ritorno di Marc Marquez dopo la quarta operazione al braccio e il periodo di riabilitazione, la RC213V non aveva compiuto nessun passo avanti nel test di Misano. A Valencia è arrivata un’ulteriore conferma, la scelta dei vertici HRC è ricaduta sull’ex Suzuki Ken Kawauchi.

Kawauchi al posto di Yokoyama

L’annuncio è arrivato all’inizio dell’anno, Ken sarà il nuovo direttore tecnico, con l’obiettivo di risollevare le sorti di un marchio scivolato all’ultimo posto tra i costruttori. Takeo Yokoyama è ritornato in Giappone per ricoprire un ruolo di primo piano in azienda, lasciando una patata bollente nelle mani del nuovo collega. Nell’era Suzuki Kawauchi ha dimostrato buone doti di telaista, pur dovendo sottolineare che la GSX-RR aveva un motore 4L come cuore centrale, mentre la Honda RC-V è spinta da un V4. Di conseguenza alcuni “concept” tecnici andranno rivisitati e riadattati al nuovo compito. Sarà la persona giusta per riportare l’Ala dorata ai vertici della MotoGP?

Il commento di Marquez

Di certo Ken Kawauchi ha subito voluto mettersi al lavoro, supervisionando i test drive privati di Stefan Bradl a Jerez, prima di volare in Malesia per lo shakedown e il test Irta. Ha voluto vederci chiaro su ogni punto, costringendo Marc Marquez a raccogliere una gran mole di dati e fare a meno di tentare il time attack. Un lavoro certosino step by step, arrivando al culmine con l’uscita in pista senza ali nell’ultimo giorno di prove ufficiali. “Il suo arrivo ha cambiato un po’ le cose ai box“, ha detto l’otto volte campione del mondo.

Il Cabroncito ha lavorato senza sosta (pioggia permettendo) per mettere a soqquadro il prototipo 2023. “Non è come il giorno e la notte rispetto al predecessore Takeo Yokoyama. Ma ha ordinato di provare alcune parti che abbiamo scartato l’anno scorso perché non funzionavano. È diritto del nuovo direttore tecnico vedere con i propri occhi cosa è a posto. Accetto questo ruolo e questo metodo“. Alla presentazione del team Repsol Honda, Marquez ha ribadito di doversi adattare al nuovo approccio: “Stiamo lavorando in modo diverso e, spero, produttivo per il futuro“.

Il titolo MotoGP 2020…

L’arrivo di Ken potrebbe essere un punto a favore per Joan Mir, con cui ha già condiviso il box Suzuki per quattro stagioni. Già conosce il suo metodo, insieme hanno vinto il titolo MotoGP nel 2020. “Ho visto Ken lavorare ed è molto metodico, molto disciplinato e organizzato“, ha spiegato il maiorchino. “Se Honda lo ha ingaggiato, è perché credono in quello che può portare. Penso che può portare cose interessanti dopo aver sviluppato la Suzuki per così tanto tempo. Ha buone informazioni, penso che sarà positivo“.

L’accoglienza di Puig

Il team manager Alberto Puig sottolinea le differenze caratteriali e di metodo fra Yokoyama e Kawauchi. “Ogni persona è diversa e anche Ken e Takeo, che fanno questo lavoro da molti anni, hanno una personalità diversa. Abbiamo bisogno di più tempo per capire l’approccio di Ken, ma a Sepang ha funzionato molto bene. Takeo ha svolto un lavoro fantastico con il team negli ultimi anni. Anche adesso il suo lavoro in Giappone è molto importante, perché si occupa di preparare la prossima generazione di HRC che verrà in Europa. Quindi siamo contenti della nostra squadra e pensiamo di avere tutto sotto controllo“.

Foto: MotoGP.com

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