7 Ottobre 2023

MotoGP, Jorge Martin ‘toro scatenato’: i motivi del suo exploit

Jorge Martin candidato al titolo MotoGP 2023. Nella stagione 2022 nessuna vittoria, il segreto dell'exploit sta nel motore della Ducati GP23.

MotoGP, Jorge Martin

Jorge Martin sta disputando la sua terza stagione in MotoGP ed è quella dove sta raccogliendo il maggior successo finora. Una vittoria nel 2021 in Austria, quattro podi e nessun trionfo l’anno seguente, nel 2023 ha già raccolto tre vittorie e quattro podi nelle gare tradizionali, quattro podi e cinque vittorie nelle Sprint. Un totale di 316 punti che lo proiettano a tre lunghezze dal leader provvisorio Francesco Bagnaia.

I problemi della stagione 2022

Il pilota madrileno del team Ducati Pramac aveva mostrato le sue doti nella prima stagione da rookie. Nel secondo Gran Premio in Qatar ha centrato la pole position e un podio, peccato che a Portimao sia arrivata una brutta caduta e un lungo stop che ha rallentato la sua ascesa. Jorge Martin è ritornato dopo la pausa estiva conquistando un’altra pole e la vittoria a Spielberg, il primo trionfo per il team Pramac in MotoGP. Nel 2022 non ha avuto così tanto successo, nessuna vittoria e quattro podi, con la promozione al team Ducati factory scivolata nelle mani di Enea Bastianini.

L’alfiere spagnolo ha mal digerito questa decisione della Casa emiliana, ma ha potuto usufruire un trattamento tecnico ed economico alla pari dei due piloti ufficiali. Nel 2023 è arrivato l’exploit che rende a tratti inspiegabile l’opaca prestazione dell’anno scorso. “Immagino che dipenda dalla moto“, ha provato a spiegare Martin. “Il motore fa una grande differenza. Credo al 100% che non sia colpa mia. Guido allo stesso modo, ma ora è tutto più facile“.

Nella stagione 2022 il team Pramac ha adottato le specifiche del motore 2022. Poco prima dell’inizio della stagione, Francesco Bagnaia si è accorto che c’erano dei problemi in merito e ha quindi preferito una specifica ibrida 2021-2022, una versione meno aggiornata rispetto a quella selezionata da Zarco e Martin. Il madrileno si è lamentato spesso di non avere un buon feeling nel collegare l’acceleratore al motore, soprattutto nelle fasi di slittamento.

L’exploit di Jorge Martin nel 2023

Problema risolto con la Desmosedici GP23, come affermato dal team manager Gino Borsoi ai microfoni di MotoGP.com. “Nelle conversazioni con Jorge, dice che la moto di quest’anno è decisamente migliore. Penso che abbia ragione nel dire che la moto di quest’anno è migliore. Ma Jorge è anche migliorato mentalmente ed è più calmo. Sa esattamente di cosa ha bisogno“.

Negli ultimi quattro weekend di gara è sempre salito sul podio, ha acquisito fiducia e consistenza, diventato padrone della moto, ha imparato a gestire meglio la pressione. Un mix esplosivo che potrebbe portarlo a salire sul trono della classe regina, oltre che a ritagliarsi un posto nel team factory per il 2025. “Questa moto mi aiuta molto di più“, ha sottolineato Martin. “Lavoro bene a casa e analizzo tutto. A Misano ho fatto un grande passo avanti nel mio stile di guida. Spero di poter continuare a migliorare“.

Il suo compagno di box Johann Zarco offre la sua spiegazione e ritiene che la frenata sia un asso nella manica. “Il freno è la forza della Ducati. Se sai usarlo puoi battere chiunque. Lo ha fatto ‘Pecco’ e anche Bezzecchi quando gli andava tutto bene. Lo fa Martin, ha uno stile di alto livello ed è veloce in curva. Tutto funziona, anche se sceglie la gomma sbagliata come in India“. Merito anche dell’ottimo lavoro di squadra, del capotecnico Daniele Romagnoli e del nuovo team manager Gino Borsoi. “Ha portato la calma nella squadra“, sottolinea Jorge Martin. “Penso che aiuti tutto il team a concentrarsi sul proprio lavoro, perché l’anno scorso era un po’ caotico. Anche questo sicuramente aiuta“.

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