17 Maggio 2023

MotoGP, Joan Mir in caduta libera: “Ti distrugge mentalmente”

Joan Mir ha collezionato 11 cadute nei primi cinque round MotoGP 2023. Un record negativo che pesa non poco sull'umore del pilota Honda.

MotoGP, Joan Mir

Dopo cinque Gran Premi e dieci gare Joan Mir ha raccolto già 11 cadute. Un record amaro che rispecchia il difficile adattamento alla Honda RC213V da parte del campione MotoGP 2020, ad oggi il pilota del Motomondiale con il maggior numero di cadute nel 2023. Fortunatamente il maiorchino non ha riportato nessun grave infortunio, anche se ha dovuto saltare la gara in Argentina per una commozione cerebrale.

L’analisi di Alberto Puig

Il team manager Alberto Puig prova a dare una spiegazione al momento critico di Joan Mir. “Continua a lavorare per capire la moto, questo purtroppo si traduce in cadute… Dobbiamo trovargli una posizione migliore sulla moto in modo che possa capirla meglio e guidare come preferisce“. Non sembra trattarsi solo di una questione ergonomica, viste le difficoltà dei suoi colleghi di marca, Alex Rins e Taka Nakagami. “Ha perso la fiducia , ma come pilota generalmente acquisisci sicurezza quando conosci la tua moto. Questa conoscenza è ciò che dobbiamo cercare di dargli, è un processo“.

Una stagione MotoGP in caduta libera

Sono finiti i giorni in cui il pilota maiorchino era uno dei piloti con meno incidenti, la Honda RC-V è radicalmente diversa rispetto alla sua ex Suzuki GSX-RR. È il pilota con il maggior numero di cadute, seguito da Jack Miller a quota nove. Basti pensare che nel 2023 Joan Mir è caduto solo 12 volte! L’unico alibi è che segue il medesimo destino di altri piloti Honda che lo hanno preceduto, come Jorge Lorenzo, Alex Marquez e Pol Espargaró. Bisogna aggiungere che ha raccolto punti in classifica solo nella domenica di Portimao e da allora ha inanellato una serie di zeri che pesano non poco sul morale. “Dobbiamo portare con noi le cose positive, è l’unica cosa che per ora possiamo fare nella nostra situazione“.

Il momento no di Joan Mir

Joan Mir si prende ogni responsabilità per l’ultima caduta nel GP di Francia, “ho provato qualcosa, ma è andata storta, quindi la caduta è stata colpa mia. Ma non dobbiamo pensare troppo a ogni caduta, dobbiamo lavorare giorno per giorno“. Di questo passo diventa però difficile affrontare le prossime tappe del campionato MotoGP ’23, anche se la pausa di tre settimane gioca un po’ a suo favore, per resettare la mente. Adattarsi alla Honda è una fase molto complicata e l’esito positivo non è affatto scontato. “E’ una moto completamente diversa dalla Suzuki. Guidiamo sul filo del rasoio e ogni piccolo dettaglio conta. Una cosa del genere ti distrugge mentalmente, perché devi essere sempre molto preciso e non forzare troppo l’avantreno. Altrimenti cadi“.

Foto: MotoGP.com

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