22 Agosto 2023

MotoGP, Jack Miller surclassato da Binder: il motivo del crollo

KTM a due volti al Red Bull Ring: Binder molto competitivo, mentre Miller più in difficoltà: domenica l'ex Ducati è andato in crisi.

MotoGP Austria, Jack Miller surclassato da Brad Binder

Il Gran Premio d’Austria era molto atteso dalla KTM, desiderosa di fare grandi risultati in quello che è il proprio appuntamento di casa. In Moto3 ha vinto con Deniz Oncu davanti a Daniel Holgado, in Moto2 è arrivata seconda con Pedro Acosta e in MotoGP ha fatto due secondi posti con Brad Binder. Niente male, anche se in top class ha molto deluso Jack Miller.

Se nella sprint race ha ottenuto un’onesta 5ª posizione, nella gara lunga il pilota australiano è naufragato: 15° posto finale a 25″4 dal vincitore Pecco Bagnaia e a 20″ dal compagno di squadra. Un tracollo sorprendente, visto che il potenziale della RC16 doveva consentirgli di chiudere almeno in top 10.

MotoGP Austria, l’analisi di Miller

Miller domenica si è ritrovato ben presto in una situazione che non si aspettava: “Sono partito bene e ho cercato di non consumare troppo la gomma nei primi giri. Appena ho provato a stare con Pecco e Brad, mi sono accorto di non avere il grip necessario. Da quel momento ho cercato di gestire ed è stato complicato. Mi mancava accelerazione in uscita dall’ultima curva, quindi venivo superato in curva 1. Era lo stesso anche in uscita dalla 1 e dalla 3“.

Le modifiche al setup della sua KTM non hanno dato i risultati attesi: “Ad Assen abbiamo cambiato molto la moto, cercando di andare nella direzione degli altri piloti, un po’ lontano dal mio normale assetto. Da quel momento ho faticato, quando il grip è basso fatico ad accelerare bene e a gestire le gomme. Non riesco a portare velocità in curva quando il pneumatico cala. Credo che dobbiamo fare un passo indietro, tornare al vecchio assetto e valutare una strada differente“.

KTM più “Ducati style” per Jack

Fare una retromarcia in termini di setup significa tornare a delle impostazioni che già conosceva ai tempi della Ducati e che ha poi cercato di adottare alla KTM: “Praticamente sarà come tornare alla messa a punto che avevo in Ducati, sembrerà di indossare una vecchia scarpa. Abbiamo provato a fare qualcosa fuori dagli schemi per avere maggiore velocità in uscita di curva, però non ci siamo riusciti“.

Miller e il team ripartiranno a Barcellona con il vecchio assetto e proveranno a individuare una direzione migliore per fare i progressi necessari. Davvero troppa la distanza tra lui e Binder, l’australiano deve cercare di alzare l’asticella delle sue prestazioni. Serve un cambio di passo, anche perché altrimenti sarà difficile guadagnarsi la conferma per il 2025. La sua sella è ambita da più piloti, Marc Marquez incluso.

Foto: Valter Magatti

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