15 Aprile 2020

MotoGP, il simulatore di Valentino Rossi ideato da Crivillè

Valentino Rossi e i ragazzi dell'Academy possono allenarsi con CKU-28, un simulatore MotoGP ideato da Alex Crivillè cinque anni fa.

Simulatore MotoGP

In questo periodo di quarantena i piloti della MotoGP si allenano come possono. La maggior parte ha una piccola palestra in casa, ma Valentino Rossi può contare su uno strumento ad alta tecnologia: il simulatore CKU-28. Ideato qualche anno fa da Alex Crivillè consente di perfezionare la tecnica e la posizione di guida. Il campione di Tavullia è uno dei pochi proprietari del simulatore capace di ripetere perfettamente i movimenti e le reazioni di una MotoGP anche a più di 300 km/h, raggiungendo un grado di inclinazione superiore al 60%.

L’ex pilota spagnolo ha parlato con AMV Seguros dei vantaggi del suo simulatore in questa situazione di autoisolamento. Sebbene siano gli attrezzi ginnici a tenere in forma il fisico, questo simulatore aiuta a compensare parzialmente la mancanza di allenamento in moto. “Questa è la parte più complicata, dal momento che la maggior parte si allena ogni giorno con una moto da cross o una supermotard. La mancanza di azione può influenzare un po’ sulla preparazione, anche se molti lavorano su diversi aspetti importanti come l’agilità attraverso diversi esercizi pianificati dai loro personal trainer“.

Il prezzo del simulatore è di 18mila euro (per la versione standard), Valentino Rossi fu tra i primi acquirenti. Lanciato sul mercato quasi cinque anni fa ha riscosso un grande successo tra i piloti. Tra questi “tutti i piloti della VR46 Riders Academy che hanno lavorato a lungo con due dei nostri simulatori, così come altri piloti della MotoGP. Il simulatore include uno schermo con immagini reali di tutti i circuiti del calendario MotoGP. In questo modo oltre alla parte fisica possono lavorare sulla parte visiva“.

Ma quali vantaggi specifici apporta ai piloti di MotoGP questo simulatore? “Uno dei punti più importanti è il fatto di non perdere l’agilità sulla moto. Questo è precisamente uno dei punti di forza del simulatore. Inoltre consente al pilota di lavorare su braccia e gambe adottando le stesse posizioni sulla moto a 300 km/h“. Alex Crivillé ha inoltre assicurato che stanno già lavorando “su diverse evoluzioni al fine di collegare il simulatore a un gioco virtuale e quindi avvicinarsi ancora di più all’esperienza di guidare una moto senza uscire di casa“.

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