25 Febbraio 2021

MotoGP, il futuro del team Gresini Racing è a rischio?

La morte di Fausto Gresini potrebbe complicare i progetti MotoGP del suo team. Carmelo Ezpeleta ha assicurato il suo supporto, ma servono risorse finanziarie.

Fausto Gresini

Il Covid-19 ha strappato Fausto Gresini dal paddock della MotoGP, un mondo familiare ma dalle regole di mercato ferree. La stagione 2021 del Gresini Racing Team era pianificata da tempo. Ieri a Valencia si è aperta la due giorni di test, in pista anche i quattro piloti di Fausto, che hanno osservato un minuto di silenzio. “La squadra era già in Spagna quando è arrivata la notizia della morte di Fausto – spiega Carlo Merlini a ‘La Gazzetta dello Sport’ -. Così abbiamo lasciato a ciascuno di loro la libertà di scegliere. E tutti hanno deciso di girare, immaginando quale sarebbe stata la volontà di Fausto. Una mano sul cuore, l’altra sul gas e sul cupolino la scritta Gresini che usava Fausto quando correva“.

Il futuro del team

Gresini Racing non è solo una squadra, ma un’azienda che dà lavoro ad una sessantina di persone, con un fatturato di circa 15 milioni. Dal 2022 si troverà al bivio, quando era previsto l’accesso in MotoGP. Con Aprilia i rapporti si erano un po’ raffreddati, erano iniziati i colloqui con Suzuki e Ducati. Ma servono sponsor importanti e Fausto Gresini si era rivelato un manager di successo. “La squadra è solida e consistente, qualsiasi cosa decidano di fare non sarà un problema e la Dorna la aiuterà“, assicura Carmelo Ezpeleta. “Lo avevo sentito al telefono il 27 dicembre. Mi aveva detto che entrava in ospedale qualche giorno perché stava un po’ peggio, ma di non preoccuparmi. Lo ho risentito con una videochiamata, sembrava stesse meglio, poi non so cosa sia successo. Se pensi alle tragedie che hanno colpito questa squadra, prima Kato, poi Simoncelli e adesso Fausto, è un disastro“.

Aprilia Racing otterrà due posizioni in MotoGP per i prossimi cinque anni. Per la prima volta dal 2014, Gresini Racing deve finanziare il budget, che va dai 6 ai 10 milioni. Già nel novembre 2020 Fausto Gresini aveva chiarito che non avrebbe formato un team clienti per Aprilia. Il sogno era legarsi alla Suzuki, ma deve fare i conti con il team Sky VR46, con Petronas SRT e anche con Pramac. Difficile dire adesso se Gresini riuscirà a finanziare il progetto. Nella peggiore ipotesi dovrà cedere le due selle ad una nuova realtà, come accaduto ad Aspar nel 2018. Oppure Dorna potrebbe ritirare i due posti liberi e decidere di correre con undici team e ventidue piloti.

Adesso la priorità è rendere onore a Fausto Gresini con l’ultimo saluto. Si terrà quasi sicuramente sulla terrazza del museo dell’autodromo di Imola, per un massimo di 100 persone. Manca però ancora l’ok del prefetto cui dovrà seguire l’ordinanza del sindaco.

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