13 Marzo 2023

MotoGP, Honda in alto mare. Alberto Puig: “Questa è la verità”

Honda arriva in ritardo ai nastri di partenza della stagione MotoGP '23. L'analisi di Alberto Puig e Joan Mir dopo il test di Portimao.

MotoGP, Alberto Puig

Non c’è grande ottimismo in casa Honda all’indomani dell’ultimo test preseason. Il campionato del mondo di MotoGP prenderà il via fra meno di due settimane e la RC213V resta molto distante dai livelli di competizione di Ducati e degli altri costruttori. Marc Marquez e Joan Mir sono rimasti fuori dalla top-10 a Portimao, difficilmente arriveranno ai nastri di partenza con un potenziale tale da puntare al podio. La moto non ha compiuto ulteriori step dopo l’ultimo test di Valencia e la prossima settimana bisognerà omologare il motore che resterà congelato fino al termine della stagione 2023.

Stagione MotoGP già compromessa?

Marc Marquez ha chiarito in toni molto familiari che la top-5 resta lontana per il GP del Portogallo, non resta che attendere ulteriori aggiornamenti nel prossimo test di Jerez in programma a maggio. Bisogna stringere i denti ed evitare polemiche inutili in questa prima fase del campionato, ma neppure il team manager Alberto Puig è soddisfatto di quanto visto nella preseason. Difficile tenere nascosta una cera preoccupazione, considerando che il destino del marchio è nelle mani di Marc, mentre a Joan Mir serviranno ancora molti chilometri prima di puntare a risultati ambiziosi.

Al termine del test di Portimao il manager catalano ammette che tutte le nuove parti sono state testate, ma senza esiti particolarmente significativi. “Non possiamo dire di aver già trovato quello che cercavamo, c’è ancora lavoro da fare, questa è la realtà“, ha dichiarato Puig. Vedere la sua coppia di piloti così lontana dal vertice lascia molte perplessità e semina troppi dubbi sull’evoluzione della moto. “Sinceramente non siamo ancora dove dovremmo essere ma sappiamo cosa fare. Non posso essere soddisfatto, dobbiamo migliorare, è il nostro primo obiettivo“.

A Joan Mir serve tempo

Il neo arrivato pilota maiorchino non ha ancora il ritmo per pensare di essere al vertice. Sta provando in un’impresa dove sono già scivolati Jorge Lorenzo, Alex Marquez e Pol Espargaro, il successo non è affatto scontato. “Ci sono ancora molte cose a cui devo adattarmi, perché è ancora una moto nuova per me e alcuni aspetti non sono ancora naturali per me. Affrontiamo le prime gare con la voglia di continuare a migliorare e vedere cosa è possibile fare“, ha spiegato Joan Mir al termine della preseason MotoGP. Il passaggio da un motore 4L a un V4 richiede tempo, dedizione, pazienza, non ultimo un pizzico di buona sorte. “L’erogazione di coppia della Honda è complessa, sto ancora cercando di adattare il mio stile di guida. La differenza con la Suzuki è tanta… Le sensazioni non sono delle migliori“.

Foto: MotoGP.com

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