23 Ottobre 2023

MotoGP, Gino Borsoi amaro: “Eravamo pronti anche in certe condizioni”

Ducati Pramac non nasconde l'amarezza dopo l'annullamento della Sprint in Australia. Ma Jorge Martin resta in corsa per il titolo MotoGP.

MotoGP, Gino Borsoi

A Phillip Island il forte vento rinvia la sfida tra Francesco Bagnaia e Jorge Martin per il titolo MotoGP. Un punto a favore del piemontese del team Ducati factory, ma che lascia spazio a qualche mugugno in casa Pramac Racing. Anticipare di un’ora la partenza della gara Sprint non è bastato a salvare lo spettacolo, ma la sicurezza dei piloti è l’assoluta priorità.

L’amarezza di Borsoi

Il Gran Premio d’Australia lascia un senso di incompiuto tra gli appassionati e i protagonisti del Motomondiale. La gara anticipata al sabato ha regalato un finale per certi versi imprevedibile, con Jorge Martin che sembrava avviato verso la vittoria, ma poi tradito dalla gomma soft posteriore. Tutti aspettavano la rivincita quando in Europa non erano ancora le prime luci dell’alba, ma il meteo ha costretto a tenere abbassate le serrande di box. Soprattutto dopo quanto successo in Moto2, con Celestino Vietti che ha rischiato grosso a causa delle forti folate di vento. Jorge Martin era il grande favorito, l’occasione per accorciare le distanze dal leader Francesco Bagnaia assai ghiotta. Qualcuno avrebbe quantomeno voluto tentare di scendere in pista. “A noi non va assolutamente bene, eravamo pronti anche in certe condizioni – ha commentato Gino Borsoi – Purtroppo è andata così“.

Il titolo MotoGP è ancora nel mirino

Nel warm-up il pilota madrileno del team Pramac era stato tra i più veloci, secondo dietro a Maverick Vinales, con Bagnaia 20°. Il vento ha il sapore di beffa amara per la squadra satellite della Ducati orchestrata da Paolo Campinoti, che resta in corsa per il titolo MotoGP. “Sappiamo che era solo il warm-up e in gara Pecco rientra sempre quando si chiude il casco, ma l’importante è che eravamo pronti. Jorge ha dimostrato di essere veloce sia sull’acqua che sull’asciutto, tutte le condizioni sono buone per lui“. Ci sono ancora quattro round da disputare (tra pochi giorni si ritorna in azione in Thailandia), 148 punti in palio e Jorge Martin può ancora giocarsela. “Il destino – ha aggiunto il team manager Gino Borsoi ad ‘AS’ – è ancora nelle nostre mani“.

Nessuna polemica nell’orbita Ducati, giusta la scelta di cancellare la Sprint australiana. La sfida per il Mondiale sarà probabilmente decisa solo nell’ultima gara a Valencia e, comunque vada, per Pramac sarà un successo. “La verità è che le condizioni erano molto critiche e, se fermi la Moto2 perché c’è molto vento, devi fermare anche la MotoGP. Anche se la moto pesa di più, è sempre un rischio, soprattutto quando arrivi alla curva 1 dopo il rettilineo, perché ti trovi il vento in faccia. La sicurezza viene prima di tutto e ci siamo dovuti fermare“.

Foto: Pramac Racing

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