24 Gennaio 2024

MotoGP, Gigi Dall’Igna detta la linea: “Dobbiamo rischiare di più”

Il direttore tecnico Ducati annuncia grosse novità: con i giapponesi agevolati dalla concessione bisognerà rischiare di più

MotoGP, Gigi Dall'Igna

Nel corso della presentazione del team Lenovo Ducati, Gigi Dall’Igna ha fatto sobbalzare tutti quando ha annunciato che la Desmosedici GP24 avrà una carena “molto differente” rispetto al passato. Tutti si interrogano su cosa abbiano inventato a Borgo Panigale, sempre all’avanguardia nel campo aerodinamico, precursori dei dispositivi holeshot, del cucchiaio, della salad box con un mass dumper all’interno, delle winglets e altro ancora. Per saperne di più dovremo attendere il test MotoGP di Sepang in programma fra meno di due settimane.

La grande evoluzione della GP24

La stagione 2023 è stata a dir poco stratosferica per gli uomini in rosso. Per la prima volta nella storia sono riusciti a vincere per due anni consecutivi il Mondiale piloti e costruttori sia in MotoGP che in Superbike. Nel 2024 dovranno affrontare una sfida più complicata, perché il sistema delle nuove concessioni per le altre Case della classe regina consentirà alle rivali di accelerare sui tempi di sviluppo. Nell’attesa Ducati ha rivelato i nuovi colori della GP24 con accenti fluo, ma fino alla prima gara in Qatar del 10 marzo sarà una moto in fieri, sia nella parte visibile che sotto la carena.

Una cosa è certa, a Borgo Panigale dovranno “rischiare qualcosa in più” per preservare questo gap così netto sui marchi avversari. A cominciare dal motore, che per Ducati resterà congelato fino al termine del campionato, mentre gli altri avranno l’opportunità di sviluppare nel corso dell’anno e senza molti limiti. Gigi Dall’Igna, a gran sorpresa, preannuncia una Desmosedici in forma smagliante. “L’evoluzione che portiamo con la moto 2024 è un po’ più significativa rispetto agli ultimi due anni – spiega il direttore generale a Speedweek.com -. Scopriremo gradualmente se questo è vero. Perché quella che sembra una buona idea sulla carta non sempre lo è nella pratica“.

I rivali del team Ducati

Negli ultimi anni è stato dimostrato che si può puntare alle zone di vertice anche con una Ducati dell’anno precedente. L’arrivo di Marc Marquez nel team Gresini potrebbe scardinare equilibri e previsioni, anche se la GP24 in teoria dovrebbe dare uno strappo tecnico deciso rispetto alla GP23. “La differenza quest’anno sarà probabilmente un po’ più grande – sottolinea Dall’Igna -. Ma tutto questo lo vedremo. In Italia abbiamo un detto: “Chi vivrà, vedrà”. E poi mai sottovalutare gli altri produttori che vanno alla ricerca di un riscatto, dopo l’ultimo biennio dominato dalla Rossa. “Sono più preoccupato per la Yamaha che per la Honda. E poi KTM e Aprilia erano già molto competitive lo scorso anno. Quindi mi aspetto che lo saranno anche adesso“.

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