4 Gennaio 2023

MotoGP, Franco Morbidelli dentro o fuori: il futuro corre sul filo del rasoio

Franco Morbidelli e la Yamaha YZR-M1 subito al banco di prova nella stagione MotoGP '23. Contratto in scadenza, il futuro corre sul filo.

MotoGP, Franco Morbidelli

Non è un inverno troppo sereno per Franco Morbidelli, 19° in classifica piloti MotoGP ’22 e alle prese con una Yamaha M1 che non comprende più. Nella stagione 2020 era arrivato a confermarsi vicecampione del mondo, il 2021 non era iniziato sotto una buona stella. Un podio nella quarta gara a Jerez, poi a giugno l’operazione per i problemi al menisco e al legamento crociato anteriore. Al rientro si è ritrovato nel box factory, ma la fase di adattamento alla nuova moto e la collaborazione con un nuovo capotecnico non hanno mai trovato lieto fine.

Morbidelli sul filo della MotoGP

Nel Mondiale ’22 ha centrato soltanto due top-10, la prima sul bagnato in Indonesia, la seconda nell’ultima tappa a Cheste. Se questi risultati dovessero proseguire sarà impossibile pensare di rinnovare il contratto in scadenza alla fine del 2023 con la Yamaha. I giochi di mercato si decideranno entro primavera e se la YZR-M1 non dimostrerà di avere fatto uno step avanti sarà complicata la missione per l’allievo della VR46 Academy di Valentino Rossi. Complicato anche trovare una sella libera per il 2024, con i contratti dei piloti firmati fino al termine del prossimo biennio. Franco Morbidelli ha un carattere abbastanza introverso, difficile capire cosa gli passa davvero per la testa, anche se certamente si starà allenando per dare una sterzata alla sua carriera che rischia di compromettersi. In un campionato al limite e ravvicinato come la MotoGP, nessun pilota può permettersi un anno sabbatico. La storia di Andrea Dovizioso è abbastanza eloquente…

Yamaha e Franky preparano la mutazione

Per quasi una stagione intera il suo compagno di box Fabio Quartararo si è lamentato della M1, invece Franco Morbidelli non ha mai rivolto una critica nei confronti della Casa giapponese. D’altronde il campione francese ha chiuso 2° in classifica finale e tenuto aperto il discorso iridato fino all’ultimo round di Valencia, le loro prestazioni sono molto distanti. Qualche spunto incoraggiante si è visto nel finale di campionato per l’italo-brasiliano, ma saranno solo le prime gare del 2023 a dare un responso definitivo. Non ha mai cercato alibi, da gran pilota e uomo immerso di umiltà e schiettezza.

Punta l’indice soltanto sul suo stile di guida, troppo “soft” per il rinnovato carattere della Yamaha, negli ultimi due anni divenuto più estremo rabbioso. “Per tirare fuori il potenziale da questa moto bisogna essere un pilota con un Dna completamente diverso dal mio“. Serve una mutazione “genetica” per ritornare nelle posizioni di vertice, decisivo sarà il lavoro svolto dagli ingegneri di Iwata durante questo inverno e la preparazione atletica e fisica del pilota 28enne cresciuto a suon’ di allenamenti al Ranch di Tavullia.

‘Morbido’ subito al banco d’esame

Alla pressione interna si aggiunge quella esterna. Quello dei social, per quanto sia nebuloso e sterile, è un mondo con cui diventa difficile non fare i conti. Quando i commenti sono positivi tutto è facile ed entusiasmante, quando le cose non vanno bene “fanno solo male… I commenti positivi ti entrano nel cuore. Anche i commenti negativi, ma devi solo distruggerli molto velocemente“, ha detto tempo fa Morbidelli. Il pilota della MotoGP è una spugna che assorbe, assorbe, assorbe… e di tanto in tanto deve rilasciare l’acqua in eccesso, pur essendo uno dei meno attivi sui social. Alla ‘100 Km dei Campioni’ ha riportato una caduta che per qualche attimo ha lasciato con il fiato sospeso, fortunatamente si è rialzato senza problemi. A Sepang ci sarà una prima prova del nove per Franky e la Yamaha, a Portimao arriverà la versione definitiva da omologare per la prossima stagione. In poche gare avrà molto da giocarsi, intorno alla sua sella sono già in molti a girarci intorno.

Foto: MotoGP.com

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