4 Gennaio 2023

La Garelli, una storia di continue rinascite

La Garelli negli anni ottanta vinse sei titoli mondiali piloti e cinque mondiali costruttori.

Fausto Gresini, Garelli

Correva l’anno 1912. Un brillante ingegnere torinese, Adalberto Garelli, progettó qualcosa di realmente rivoluzionario ed innovativo per l’epoca: un motore a due tempi a cilindro sdoppiato. In questo modo gettò i primi semi di quella che divenne poi una storica casa motociclistica, nata ufficialmente nel 1919. Il motore venne poi montato sul “350” prototipo, genitore della Garelli “Normale da Turismo” e della “Raid Nord-Sud”.

L’attività sportiva proseguì a pieno fino al 2026 ma poi si ridusse progressivamente fino al 1936 quando di fatto scomparve. Non fu però un addio. Negli anni cinquanta tornò con il Mosquito 38-A e 38-B che si potrebbe considerare un po’ come un antenato degli scooter.

Nel 1961 Garelli venne acquisita da Agrati. Negli anni ottanta brillò nel Motomondiale con il grande Angel Nieto che in sella alla Garelli conquistò tre dei suoi tredici titoli mondiali. Trionfò in 125 dal 1982 al 1984. La moto era praticamente la Minarelli 125 con cui aveva vinto già in precedenza, cambiavano i colori ed alcuni dettagli. Il fondatore della Minarelli, infatti, aveva ceduto il suo reparto corse a Garelli a cui forniva già i motori per una 125 stradale.

Successivamente vinse il titolo mondiale piloti anche con Fausto Gresini nel 1985 e 1987 e con Luca Cadalora nel 1986. In quegli stessi anni collezionò anche cinque titoli mondiali costruttori e vinse oltre cinquanta Gran Premi. Dopo un decennio trionfale ci fu la fusione con Fantic ma l’avventura durò poco. Alcuni anni dopo nacque la Nuova Garelli S.p.A ma anche questa esperienza fu breve.

Negli ultimi anni Garelli è rinata ed oggi produce Ciclone, uno Scooter elettrico e bici a pedalata assistita.

Foto Wikipedia

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