3 Gennaio 2023

Moto2: Celestino Vietti, la caduta

Un 2022 iniziato alla grande, poi Celestino Vietti è caduto troppo. Serve un reset per provare a tornare protagonista

celestino vietti, moto2

Il titolo di un film uscito nel 2004 ben rispecchia la seconda parte di 2022 vissuta da Celestino Vietti. Un’annata davvero difficile da spiegare: i primi trionfi, i podi, la leadership iridata, per poi avere un incomprensibile filotto di incidenti. Sembrava il grande protagonista tricolore della classe di mezzo, capace anche di puntare al titolo, invece ha chiuso con un mesto 7° posto, a 107 punti dal campione Fernandez. Qualcosa chiaramente non ha funzionato, quali speranze per il Mondiale 2023? Vedremo cosa ci dirà la pista, i piloti di belle speranze sono tanti…

Inizio stellare

Possiamo definirla decisamente una partenza col botto. Celestino Vietti infatti ha iniziato immediatamente a brillare, sbaragliando la concorrenza nei primi GP del 2022. Due vittorie ed un secondo posto per cominciare sono stati davvero una bella iniezione di fiducia. Segue un errore, ma Vietti torna sul podio nel 5° round dell’anno. Sembra quindi che il pilota italiano sia bello carico, determinatissimo ad essere grande protagonista nella sua seconda stagione Moto2. Seguono un paio di gare così così, al Mugello c’è lo sfortunato ritiro per guai meccanici, in Catalunya torna a brillare con una nuova importante vittoria. Sfortunatamente però sarà il suo ultimo piazzamento sul podio, e mancano ancora 11 eventi stagionali…

Crollo verticale

Qualcosa infatti inizia a scricchiolare, sembra che Vietti abbia perso la verve che l’ha animato nella prima parte di campionato. Il vero disastro però inizia dal Gran Premio d’Austria, quando arriva il 4° zero della sua stagione. Si ipotizza un intoppo isolato come in precedenza, ci si attende quindi la pronta risalire. Invece sarà solo il primo di una lunga serie che lo allontanerà definitivamente dalla lotta per il titolo, anzi pure dal podio iridato. Dopo la caduta al Red Bull Ring ne seguiranno infatti altre cinque, nei due GP da lui conclusi accumula appena 9 punti in totale. Un’annata partita alla grande, conclusa invece nel peggiore dei modi, con un incidente dopo l’altro.

Vietti, 2023 di rinascita?

Difficile dire dove può arrivare l’anno prossimo. Non sappiamo cosa può passare nella testa di un pilota dopo una stagione così ‘estrema’, ma certamente c’è da lavorare. Vietti ha dimostrato di poter essere protagonista, ma nove cadute in 20 GP sono state decisamente troppe. Insomma, serve un reset quasi completo prima di presentarsi ai nastri di partenza per la nuova annata in Moto2. Lui e Tony Arbolino sono le speranze tricolori nella categoria, ma ha messo a referto una stagione diametralmente opposta rispetto a quella del suo connazionale. Vietti tornerà a dire la sua per il mondiale? Può darsi di sì, può darsi di no. Ma come abbiamo visto molte volte, ogni stagione ha una sua storia differente.

Foto: motogp.com

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