29 Dicembre 2022

MotoGP, Enea Bastianini ‘Pro e Contro’: Ducati factory esame psicologico

Enea Bastianini nella stagione 2023 MotoGP debutta con Ducati factory. Un netto vantaggio tecnico, ma dovrà gestire la pressione interna.

MotoGP, Enea Bastianini

Enea Bastianini ha sorpreso tutti nella stagione MotoGP 2022. Vittoria all’esordio, bis in Texas sulla terra di Marc Marquez, terza vittoria a Le Mans dopo un sorpasso fulminante su Pecco Bagnaia. E ancora, 2° posto nella sua Misano seguito dalla vittoria al MotorLand di Aragon , un ultimo 2° posto a Sepang. A Valencia l’ottava piazza al traguardo valeva oro, permettendogli di chiudere il Mondiale 3° posto, alle spalle di Bagnaia e Quartararo e scalzando il veterano Aleix Espargarò.

Una stagione MotoGP da promozione

Ancora una volta Ducati ci ha visto giusto nella scelta dei suoi piloti. Jorge Martin sembrava il predestinato per l’ascesa al team factory, con una promessa verbale che è stata poi ritratta a favore del pilota romagnolo. Il ‘Bestia’ ha avuto la “fortuna” di iniziare la stagione MotoGP con una Ducati Desmosedici GP21, che ha ricevuto progressivamente aggiornamenti a campionato in corso. Mentre le altre Rosse ufficiali dovevano limare gli ultimi dettagli, Enea è partito subito forte, arrivando alla prima tappa europea con già due vittorie in valigia. Non solo ha vinto, ma ha entusiasmato con duelli emozionanti insieme a Pecco Bagnaia, che dal prossimo anno sarà suo compagno di box. E nel 2023 potrebbe fare un passo avanti, o prendere addirittura il volo.

Il passaggio in Ducati factory è un’occasione sognata per tutta la vita, un trampolino di lancio da non fallire. Nella migrazione in Rosso ha perso il capotecnico Alberto Giribuola che lo ha affiancato nel precedente biennio MotoGP, trova Marco Rigamonti che in questi anni ha collaborato con Johann Zarco in Pramac. Intorno a sé Enea Bastianini avrà il meglio dal punto di vista ingegneristico e tecnico, ogni tassello al posto giusto per puntare al titolo iridato. Ogni possibilità sarà nel suo polso, non ci sono alibi, soprattutto in un’epoca in cui Ducati ha scavato un bel gap tecnico dalle rivali. Ma non è tutto oro quel che luccica…

La pressione interna Ducati

In Gresini Racing ha potuto gareggiare senza troppa pressione psicologica. Nessuno gli “ordinava” di vincere e Bastianini ha meravigliato tutti, a cominciare da Nadia Padovani fino ai vertici di Borgo Panigale. Adesso sarà “costretto” a vincere, a dare supporto ai tecnici Ducati. Le sessioni di prove libere serviranno anche per testare nuove parti e non sarà sempre possibile concentrarsi da subito sul setting e sulla prestazione pura. Ad Enea viene chiesto un salto di qualità, sportivo e mentale. Nell’altro angolo di box ci sarà il campione in carica Pecco Bagnaia, un carattere abbastanza tranquillo e diplomatico, ma in pista non ci faranno sconti. Bagnaia vuole riconfermarsi, Bastianini puntare al primo titolo MotoGP.

Senza contare che Jorge Martin avrà pari trattamento e vorrà dimostrare che la Casa emiliana ha sbagliato a non sceglierlo… Pressione dall’altro e dai fianchi, per il ‘Bestia’ si preannuncia una battaglia psicologica prima e atletica poi. Se riuscirà a compiere il successivo “click” psicologico allora il gioco sarà fatto. Perché in un team factory, specie in Ducati, non c’è molto tempo per ambientarsi.

Lascia un commento