16 Novembre 2022

MotoGP, Enea Bastianini: “L’ultima volta ho pianto in Qatar”

Enea Bastianini si racconta alla fine della stagione MotoGP 2022. Dall'arrivo nel Mondiale al titolo Moto2, fino al terzo posto in classifica regina e al rosso Ducati factory.

MotoGP, Enea Bastianini con Fabio Quartararo

Enea Bastianini ha saputo farsi strada sin dal debutto nel Motomondiale, con tre podi nella prima stagione in Moto3 (2014), prima vittoria al secondo anno (3° posto finale), vicecampione nella stagione 2016. Nel 2019 arriva il debutto in Moto2, l’anno dopo è campione del mondo e guadagna l’accesso in MotoGP. Nel 2022 chiude al terzo posto in classifica alle spalle dei big Pecco Bagnaia e Fabio Quartararo, dalla prossima stagione sarà pilota Ducati factory con un solo obiettivo: diventare campione della Top Class.

Enea Bastianini e l’esordio mondiale

Rivelatoria la vittoria di Losail del 6 marzo, quando accende una spia luminosa tra i vertici di Borgo Panigale, intenzionati a promuovere Jorge Martin nella squadra ufficiale per il 2023. I trionfi di Austin e Le Mans hanno chiarito le idee e messo fina al ballottaggio, poi ancora la vittoria di Aragon a conferma che la decisione aziendale era quella giusta. Infine a Valencia è arrivata la zampata vincente, con il sorpasso su Aleix Espargarò e Aprilia. Durante il podcast Red Bull ‘Esperimento 36’ parla della sua lunga avventura che lo ha portato dall’esordio fino a vestire il rosso factory della Ducati.

Una carriera iniziata per gioco o per magia… “A tre anni il mio babbo mi ha portato in un’officina di moto… A sette anni ho iniziato a fare delle gare e ho capito che poteva diventare un lavoro, potevo fare bene. La chiava di volta nel 2013 nella Rookies Cup che mi ha lanciato nella Moto3. Nel 2015 ho vinto la mia prima gara a Misano e ho realizzato che potevo diventare campione del mondo“. Una scalata che ha richiesto molti sacrifici e momento difficili, rinunce come uscire fino a tardi con gli amici. “Dovevo stare molto attento sempre alla dieta, ma non ho rimpianti. Nel 2017 per la prima volta ho pensato di lasciare le corse. Non mi trovavo bene, non riuscivo ad essere veloce, al Mugello mi sono anche messo a piangere. È stato il momento più brutto della mia vita“.

Lacrime MotoGP, l’amore e gli hobby

Dalle lacrime di sconforto a quelle di gioia, quando ha vinto il Mondiale 2020, “essere campione del mondo è sempre stata la mia aspirazione. Nonostante il momento di Covid è stata un’esperienza fantastica, non poteva venire nessuno, mi sono ritrovato a festeggiare solo con i membri del team, era molto strano“, racconta Enea Bastianini. Poi la gioia della prima vittoria in classe regina: “L’ultima volta che ho pianto davanti a qualcuno è stato in Qatar, quando ho vinto la mia prima gara in MotoGP“. Non gli è mai mancato l’affetto di amici e familiari, tra cui l’inseparabile fidanzata Alice Ricci. “Le persone più importanti per la mia crescita sono state mio padre e mia madre, mi hanno sempre sostenuto molto da quando ho iniziato a gareggiare… L’amore nella mia vita gioca un ruolo importantissimo, perché per arrivare dove vuoi hai bisogno di persone che ti amino“.

La vita del pilota romagnolo, 25 anni alla fine di dicembre, è fatta anche di hobby extra-motoristici, ma non è il calcio. “Sono totalmente negato con il pallone, i miei genitori mi avevano iscritto a una scuola calcio da bambino, ma ho fatto di tutto per non giocare. L’unica volta che ho toccato la palla è andata da un’altra parte… Invece il mio talento è fare i pancake“. E se dovesse scegliere un’altra disciplina al di fuori della MotoGP? “Mi piacerebbe correre con le moto da cross o con le quattro ruote, ma comunque qualcosa in ambito motoristico“.

Foto: Facebook @Bestia23

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