27 Agosto 2022

MotoGP, Ducati sceglie Bastianini-Bagnaia. Dall’Igna: “Avremo fasi critiche”

Nella stagione MotoGP 2023 Ducati punterà sulla coppia Enea Bastianini-Pecco Bagnaia. Gigi Dall'Igna prevede momenti di tensione.

MotoGP, Pecco Bagnaia ed Enea Bastianini

Ducati ha anticipato e stupito tutti annunciando Enea Bastianini nel team Ducati factory dalla prossima stagione MotoGP. Un comunicato era atteso all’inizio della prossima settimana e a Borgo Panigale si sono anticipati di qualche giorno. Ma soprattutto spiazza i “bookmaker” che davano per scontata l’ascesa di Jorge Martin al fianco di Pecco Bagnaia, annoverando un pre-contratto già firmato ma sempre smentito dalle parti in causa. Alla fine viene premiato chi ha vinto di più non solo in questa stagione, ma anche nella “combinata” 2021-2022, con il ‘Bestia’ che ha raccolto tre vittorie e due podi e il madrileno cinque podi ma una sola vittoria.

Gongola il suo manager Carlo Pernat che mette a segno uno dei colpi più importanti della sua carriera. “Quando dicevo che la Ducati non aveva ancora deciso non mi credevano. Enea se l’è meritato, adesso sta a lui dimostrare che la scelta è stata quella giusta“.

Coppia d’oro in MotoGP

Gigi Dall’Igna confessa che non è stata una decisione semplice, ha tenuto i vertici in ballo fino all’ultima riunione di ieri pomeriggio alla presenza del Direttore Generale, del team manager Davide Tardozzi, del direttore sportivo Paolo Ciabatti e dell’a.d. Claudio Domenicali. La decisione è ricaduta su Enea Bastianini e d’altronde sarebbe stato difficile spiegare ai tifosi italiani il contrario, visto che il pilota romagnolo ha ottenuto tre vittorie nella prima parte di questo campionato MotoGP. In ogni caso entrambi gli atleti avranno stesso trattamento economico e tecnico, la vera differenza sarà soltanto il colore della livrea della Desmosedici GP23 che adotteranno dal prossimo anno.

Finalmente Ducati ha il suo giovane “dream team”, una line-up tutta made in Italy come già successo ai tempi di Andrea Dovizioso in coppia con Andrea Iannone o Danilo Petrucci. A Bastianini va il merito di aver saputo ribaltare una strategia aziendale che era già puntata su Jorge Martin. Decisiva la vittoria di Losail che ha sbloccato l’alfiere Gresini, consentendogli di primeggiare grazie ad una Ducati GP21 ben collaudata dall’anno prima, a fronte di una GP22 che ha iniziato questo Mondiale con qualche problemino. Enea ha trionfato in Qatar, in Texas e in Francia: a Le Mans la vittoria forse più arrembante, con quel sorpasso su Pecco Bagnaia messo sotto pressione a pochi giri dal traguardo.

La convivenza Bastianini-Bagnaia

Un antipasto di quella che sarà la convivenza nel box Ducati dalla prossima stagione MotoGP, Gigi Dall’Igna sa che dovranno rimboccarsi le maniche. “Sicuramente avremo fasi critiche da risolvere, ma sono persone con cui è più facile ragionare“, dice a ‘La Gazzetta dello Sport’. Enea ha impressionato non solo per le tre vittorie, ma per la sua capacità di gestire le gomme e sfruttarle nella seconda parte di gara, tanto che gli ultimi giri sono ormai definiti “zona Bastianini”. L’unico tallone d’Achille è la prestazione sul giro e quindi nelle qualifiche, ma al Red Bull Ring ha dimostrato di aver fatto passi avanti anche in questo settore, festeggiando la sua prima pole position in classe regina.

Sarà un ritorno al box factory per il capotecnico Alberto Giribuola che in passato ha lavorato al fianco di Andrea Dovizioso, conosce bene l’ambiente, per il ‘Bestia’ sarà di grande aiuto. Non molto tempo fa “Pigiamino” aveva asserito che non avrebbero dato nessun fastidio a Pecco. “Il nostro obiettivo è non disturbare nessuno, vogliamo solo vincere il Mondiale“. Nel passaggio al team ufficiale Enea dovrà fare i conti anche con un maggior numero di mansioni da collaudatore. Dovrà provare nuove componenti, dare feedback ed essere bravo a imporre la sua direzione all’evoluzione della Ducati. “Quando corri per un team factory devi destreggiarti tra nuovi pezzi e a volte è difficile decidere quando eseguire questo o quel test, senza perdere la giusta direzione. Ma questo è il mio lavoro, non il suo. Sta a me trovare come andare avanti, evitando di fare troppi pasticci“.

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