13 Agosto 2022

MotoGP, Dovizioso-Crutchlow: scherzo del destino 10 anni dopo

Andrea Dovizioso lascerà la MotoGP il 4 settembre a Misano. A sostituirlo sarà Cal Crutchlow, ex compagno di box Yamaha nella stagione 2012.

MotoGP, Andrea Dovizioso

A Misano sarà il giorno di Andrea Dovizioso che ha deciso di ritirarsi dalla MotoGP prima della scadenza di contratto. Il 4 settembre sarà il “D-Day”, l’ultima gara del campione forlivese nel Motomondiale dopo oltre 20 anni di carriera, infrantasi sull’incapacità di adattarsi alla Yamaha M1. Quella stessa moto che gli ha regalato sei podi nel 2012 con il team Tech3, allora satellite della Casa di Iwata. Una stagione che Hervé Poncharal non dimenticherà per tutta la vita.

Dovizioso, Crutchlow e la stagione MotoGP 2012

Mai nessun pilota ha saputo dare tanto alla squadra francese in un solo anno. Johann Zarco per ottenere lo stesso numero di podi ha impiegato le due stagioni MotoGP 2017-2018. A sostituire Andrea Dovizioso ci penserà Cal Crutchlow che, per ironia del destino, è stato il suo compagno di box nel 2012, ai tempi della Yamaha Tech3. “Questi due ragazzi erano incredibili, dentro e fuori pista!“, ricorda Poncharal a Crash.net. Aveva scommesso su di lui dopo che HRC aveva deciso di ridurre le sue moto da tre a due, con Casey Stoner pronto a vestire i colori dell’Ala dorata.

Al suo arrivo in Tech3 Dovizioso si è subito distinto per la sua umanità, la disponibilità ad ogni richiesta degli sponsor, restando a cena in hospitality con gli uomini del team. “Dovi sarà sempre un pilota speciale nel mio cuore. Ha preso più podi con noi di qualsiasi altro pilota in una stagione. E Guy Coulon, il suo caposquadra, lo adorava! Tutta la squadra lo adorava. Era una risorsa fantastica in termini di prestazioni ma anche in termini di comportamento“. Il suo sogno era guidare una Yamaha ufficiale, ma nel 2013 non ci è riuscito dovendo fare i conti con due insostituibili come Jorge Lorenzo e Valentino Rossi. “Non è stato possibile perché la squadra factory della Yamaha era già stata completata [per il 2013]. Ma ha ricevuto un’offerta incredibile dalla Ducati“.

Il sogno della Yamaha ufficiale

Andrea Dovizioso ha abbracciato la causa di Borgo Panigale dopo il triste biennio di Valentino Rossi, non era certo la moto che oggi conosciamo. Era pur sempre una chiamata da un team ufficiale e step by step è riuscito a sviluppare la Desmosedici GP, gettando le fondamenta per un futuro di alto livello per la formazione emiliana. “Per molti anni è stato il capo della ‘armata rossa’. Sono stati i momenti migliori della sua vita in termini di risultati – sottolinea Hervé Poncharal -. Quando tutto è finito tra lui e la Ducati [nel 2020] penso che il suo sogno nel cassetto fosse ancora una Yamaha ufficiale“. Un sogno che ha in parte realizzato con WithU RNF, dove ha a disposizione una M1 ufficiale, ma completamente differente da quella guidata dieci anni prima. E’ cambiata la MotoGP e le generazioni di nuovi piloti avanzano inesorabilmente: “Ad un certo punto devi dare il testimone alla generazione successiva“.

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