10 Febbraio 2022

MotoGP, Diego Gubellini: “Motore punto debole, Quartararo sfrutterà i punti forti”

Intervista esclusiva a Diego Gubellini, capotecnico del campione MotoGP Fabio Quartararo. Primo bilancio dopo i test di Sepang e alla vigilia dei tre giorni in Indonesia.

Fabio Quartararo e Diego Gubellini

Passeggiata sul nuovo circuito del Mandalika Circuit, teatro del prossimo Test MotoGP in programma dall’11 al 13 febbraio. Diego Gubelluni, capotecnico di Fabio Quartararo, passa al vaglio l’asfalto e le curve della pista indonesiana. Saranno tre giorni decisivi per raccogliere dati utili, per allestire una buona base della Yamaha M1. L’obiettivo stagionale è senz’altro ambizioso: difendere il titolo mondiale.

Gubellini ritorna al box Yamaha per mettere a punto gli ultimi dettagli in vista di domani. Alle 09:00 locali (le 2:00 in Italia) semaforo verde per il primo giorno di Test Irta. Non c’è neppure il tempo di godersi un po’ di relax e mare: “Purtroppo no, anche perché siamo confinati tra circuito e hotel“. Per quanto i test invernali siano una fase “dispersiva”, sono fondamentali per mettere a punto aerodinamica, ciclistica e nuove componenti arrivate dal reparto ingegneristico di Iwata.

Il surplus tanto atteso di cavalli motore non è arrivato, bisogna stringere i denti, limare ogni dettaglio, fare leva sui punti forti della YZR-M1 e di Fabio Quartararo per puntare al secondo titolo MotoGP. Le distanze ravvicinate tra i piloti spingono a prendere in considerazione anche una semplice virgola. E Diego Gubellini alza gli occhi al cielo… in attesa che arrivi la pioggia.

Gubellini e Quartararo

Qual è il bilancio dopo questo giro a piedi sul circuito di Mandalika?

Ci sono tante curve veloci, curve che allargano il raggio di percorrenza in accelerazione, altre che lo stringono molto, tipo nell’ultima parte. Sicuramente una pista molto bella dove i piloti si divertiranno molto.

Cosa cambia quando si arriva su una pista inedita per la MotoGP?

Cambia abbastanza perché di solito partiamo da una base nota, ci sono parametri che sono noti a priori (cambio, gestione potenze, track control, ecc). Su una pista nuova bisogna valutare e standardizzare, quindi si parte grosso modo da zero. In base al layout, confrontandolo con altre piste, si cerca di capire se possibile trovare somiglianze e un punto di partenza.

Possono rivelarsi utili i dati raccolti da Yamaha nel Mondiale Superbike?

Per alcuni aspetti abbiamo usato quei dati come punto di partenza, soprattutto per il cambio abbiamo cercato di avere un’idea di massima delle piste comuni, con le dovute differenze tra una categoria e l’altra.

Ha dato un’occhiata alle moto rivali? Si parla tanto del nuovo abbassatore anteriore della Ducati…

Non ho dato un’occhiata da vicino perché non c’è stato il tempo. Non è proprio il mio lavoro, ci sono altre persone che fanno questo tipo di analisi. Ho sentito che Ducati sta provando un abbassatore automatico all’anteriore. Cercheremo di capire come possa funzionare. Come per l’abbassatore posteriore ci sono dei pro e dei contro. Non è automatico che dia un vantaggio netto su tutte le piste, sicuramente in certe curve e su alcuni tracciati può dare vantaggi in termini di performance. E’ ancora da valutare, vedremo in un week-end di gara, quando tutti devono girare nello stesso momento e nelle stesse condizioni. I test invernali sono molto dispersivi, difficile fare un confronto, specie su una pista come Sepang dove al mattino con temperature più miti si va più forte rispetto al pomeriggio.

Fabio Quartararo non è molto soddisfatto della nuova specifica di motore. Lei cosa ne pensa?

Sicuramente il motore è il nostro punto più debole. Già l’anno scorso era chiaro che fosse quello il punto da migliorare di più, ma non c’è stata una variazione molto importante. Quindi resterà il punto più debole anche quest’anno rispetto a Ducati e Honda.

Il pacchetto aerodinamico è un buon passo avanti?

Il pacchetto aerodinamico è stato ideato per ottimizzare altre fasi, non la velocità, bensì la prima parte dell’accelerazione. Lo stiamo valutando, perché anche qui ci sono pro e contro. Lo proveremo a Mandalika che è una pista abbastanza diversa da Sepang, riusciremo a trarre conclusioni più precise sul quando e come utilizzarlo al meglio. E’ stato provato un solo giorno a Sepang, alcune cose sono positive, altre no. Dovremo valutare il bilancio finale.

Quartararo ha vinto il Mondiale pur con un motore meno potente rispetto ai rivali…

Sicuramente se la moto non è all’altezza non si vince il Mondiale. Al di là del valore assoluto della moto, bisogna sempre considerare il pacchetto moto-pilota. Se la moto nelle mani di Fabio riesce a performare in un certo modo, significa che riesce a sfruttare i punti forti della moto compensando almeno in parte i punti deboli. Quest’anno riproveremo a sfruttare questi punti forti. Ci sono circuiti dove abbiamo un piccolo vantaggio viceversa su altri.

Nel prossimo test MotoGP si preannunciano piogge. Sarà utile per voi?

Si preannuncia pioggia specialmente nelle ore pomeridiane. Per noi è un vantaggio perché a noi serve girare sul bagnato e fare esperienza, dobbiamo migliorarci. Servirà per studiare dettagli di set-up e mappature che potrebbero essere utili nel campionato.

Che favola Marco Simoncelli! “58” racconto illustrato in vendita anche su Amazon Libri

Foto: Dorna

Lascia un commento