MotoGP, Dall’Igna ammette: “Marquez-Ducati, c’è qualche rischio”
Dall'Igna è tornato a parlare dell'arrivo di Marquez sulla Desmosedici del team Gresini. C'è orgoglio, ma che un po' di timore.
Questo non è solo il weekend in cui verrà assegnato il titolo MotoGP 2023, è anche quello dell’ultimo gran premio di Marc Marquez da pilota del team Repsol Honda. Dopo nove anni insieme, lo spagnolo e HRC si separeranno. E martedì 28 novembre lui salirà sulla Ducati Desmosedici GP23 del team Gresini, al quale si è legato contrattualmente per il 2024.
MotoGP, Marquez sulla Ducati: parla Dall’Igna
Non è un segreto che a Borgo Panigale non tutti fossero esattamente entusiasti dell’arrivo di Marquez, visto come un elemento che potrebbe un po’ “destabilizzare” l’ambiente ducatista. Ma ormai è fatta e la decisione è stata metabolizzata da tutti. Gigi Dall’Igna è curioso di vederlo all’opera: “Quando un otto volte campione del mondo vuole salire sulla tua moto – ha detto in un’intervista ad AS – non puoi che essere felice, forse è anche meglio che vincere un Mondiale. Mi fa un piacere estremo“.
Il direttore generale di Ducati Corse ha spiegato di non aver mai pensato a un inserimento di Marquez nella squadra factory: “In questo momento abbiamo così tanti piloti ed è tutto ben organizzato che questo ragionamento non può essere fatto. Direi di no. Non si può pensare di mettere Marc nel team ufficiale“.
Marc creerà “problemi”?
È evidente che sia Marquez ad avere bisogno della Ducati e non viceversa. Dall’Igna non può far altro che assecondare questo concetto: “Abbiamo fatto una stagione meravigliosa quest’anno, senza Marc. Penso sia la più bella della storia Ducati. I numeri che stiamo ottenendo sono incredibili“.
L’ingegnere veneto ha anche ammesso che non è da escludere che lo spagnolo possa un po’ destabilizzare l’armonioso clima presente in Ducati: “Sappiamo che qualche rischio c’è e che dovremo essere bravi a gestire tutto. Quando hai già due piloti con la stessa moto che gareggiano per il Mondial, non è facile. La situazione è un po’ esplosiva, bisognerà essere attenti a gestire bene i rapporti tra i diversi piloti“.
Gestione, insomma. Tra l’altro, il quasi ex pilota Honda ha un contatto di un anno e non si sa cosa succederà nel 2025. Rimarrà in orbita ducatista? O migrerà in KTM? O persino ritornerà in HRC, se la RC213V dovesse migliorare nettamente l’anno prossimo? Oggi è difficile fare previsioni, intanto aspettiamo di vedere il campione di Cervera sulla Desmosedici GP del team Gresini.
Foto: Honda
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