13 Novembre 2022

MotoGP, Ciabatti: “Valentino Rossi ha lasciato molte ferite”

Paolo Ciabatti ricorsa il biennio di Valentino Rossi in Ducati nel biennio MotoGP 2011-2012. Con il suo addio è iniziata una nuova fase.

MotoGP, Paolo Ciabatti

A Pecco Bagnaia ha centrato una storica impresa in MotoGP che nel biennio 2011-2012 non era riuscita al suo maestro Valentino Rossi. Certamente era una Ducati assai diversa da quella di oggi, ma a detta di Paolo Ciabatti il passaggio del Dottore nel box della Rossa “ha lasciato molte ferite”. Il nove volte campione del mondo aveva deciso di lasciare Yamaha, con cui aveva intessuto qualche malumore di troppo per via di Jorge Lorenzo, e provare la più grande sfida della sua carriera: vincere il Mondiale con una moto italiana. Però i tempi non erano ancora maturi…

Ducati campione MotoGP con Bagnaia

Pecco Bagnaia ha messo fine ad una lunga attesa durata 15 anni e risalente all’impresa del 2007 ad opera di Casey Stoner. Dopo il GP di Valencia ha chiuso da leader di classifica con un vantaggio di 17 punti sul campione uscente della Yamaha, Fabio Quartararo, che all’inizio della stagione MotoGP 2021 ha preso il posto di Valentino Rossi nel box factory. Un incrocio di destini dal sapore inverosimile, d’altronde dietro il trionfo iridato del pilota piemontese c’è anche lo zampino di Valentino Rossi e della sua VR46 Academy. Per un pelo non si sono incrociati ai box il Dottore e Paolo Ciabatti, direttore sportivo arrivato alla corte emiliana nel 2013, insieme a Davide Tardozzi e Gigi Dall’Igna (a fine anno)

Il tonfo di Valentino Rossi in Ducati

Era l’era dell’acquisizione da parte di Audi, che aveva liquidato i precedenti proprietari Investindustrial per mettere le mani su un’eccellenza italiana rimasta tale. “Il primo cambiamento è stato l’addio di Filippo Preziosi che ha deciso di partire dopo due anni difficili, di grande aspettativa sulla partnership Valentino/Ducati che non ha portato i risultati sperati. Questo ha lasciato molte ferite nell’organizzazione, a molti livelli“. Nessuno avrebbe immaginato un tonfo simile con Valentino Rossi, neppure lo stesso campione di Tavullia, ritornato in fretta e furia nel box Yamaha. Ma insieme a lui hanno lasciato diversi manager e tecnici. “Quando le cose vanno storte e sei sotto pressione della stampa, dei tuoi partner e sponsor… questo distrugge la squadra e il gruppo… Quando sono tornato in Ducati questa era un po’ la situazione“, ha spiegato Ciabatti ad ‘Autosport’. “Quindi abbiamo dovuto lasciare andare alcune persone alla fine del 2013”.

La nuova era Ciabatti, Tardozzi, Dall’Igna

Chiusa l’era Valentino Rossi – Filippo Preziosi, il progetto Ducati MotoGP ha voltato decisamente pagina. Alla fine del 2013 arriva l’ingegnere veneto Gigi Dall’Igna da Aprilia, Andrea Dovizioso regalerà anni di risveglio per la Desmosedici, arrivando a sfiorare il titolo iridato per tre volte, dovendosi però arrendere alla Honda di Marc Marquez. “Fu difficile trovare persone che volessero investire sulla Ducati“, ha proseguito il d.s. Paolo Ciabatti. “E’ stato anche difficile ricostruire una certa credibilità e puoi costruirla solo con i risultati“. Il Mondiale MotoGP era nell’aria già dall’anno scorso, con un finale di campionato strepitoso da parte di Pecco Bagnaia. Nel 2022 l’obiettivo è stato finalmente centrato. “Se guardiamo agli ultimi dieci anni non è stato facile arrivare dove siamo”.

Foto: MotoGP.com

Lascia un commento