10 Novembre 2023

MotoGP, Casey Stoner: i motivi delle critiche alla Ducati

Casey Stoner critica certi atteggiamenti della Ducati e la sua supremazia numerica sulla griglia della MotoGP. Nella sfida tra Bagnaia e Martin fa il tifo per Pramac.

MotoGP, Casey Stoner

Casey Stoner assisterà da lontano al GP della Malesia, perché in questi giorni è a Milano per l’Eicma. Continua l’assalto e l’affetto dei tifosi intorno al campione della MotoGP, capace di portare il primo titolo iridato in casa Ducati nel 2007. A distanza di quindici anni Francesco Bagnaia ha ripetuto l’impresa e quest’anno ritorna a giocarsela con Jorge Martin. Quando mancano tre round alla fine i due sono separati da appena 13 punti in classifica.

La critica alla Ducati e sfida iridata

Il pilota australiano è sicuramente tra i più grandi e ammirati nella storia della classe regina. Avrebbe potuto vincere di più, se non fosse stato per quel ritiro anticipato che ha lasciato tantissimi fan attoniti. Casey è sempre rimasto molto legato al marchio Ducati, l’anno scorso ha fatto visita al box di Bagnaia in un momento clou della stagione, dispensando consigli e supporto psicologico. Ma di recente è molto critico nei confronti della Casa di Borgo Panigale e il motivo è presto detto. “A me non piace che abbiano tante moto in griglia e possano controllare le varie squadre, chiedendo di gestire le posizioni in corsa. Capisco gli ordini di scuderia, non di costruttori. Se devi vincere a ogni costo non c’è onore. E so che Pecco non vuole farcela così“.

Nella sfida tra Bagnaia e Martin non si sbilancia, anche se vedere il titolo mondiale nelle mani di una squadra satellite sarebbe straordinario. “Sarebbe bello per Paolo Campinoti, amerei il numero 1 sulla Pramac, sarebbe una storia incredibile“. Le critiche di Casey Stoner sono rivolte anche alla MotoGP contemporanea, con troppa elettronica e aerodinamica… “È il Mondiale degli ingegneri, non dei piloti. Non sono per ridurre la potenza, ma le ali devono essere abolite, il surriscaldamento delle gomme… I problemi che la F.1 sta risolvendo, la MotoGP li amplifica“.

Stoner sul divorzio Marquez-Honda

Infine il due volte iridato esprime la sua opinione sull’addio di Marc Marquez alla Honda per passare ad un team satellite della Ducati. “Dal suo infortunio le moto sono cambiate così tanto che è difficile capire se il problema sia la Honda o lui. Andare in Ducati può servigli per comprendere se può tornare a fare la differenza“, ha spiegato a ‘La Gazzetta dello Sport’. Le cause sono da ricercare anche nel lavoro svolto dagli ingegneri HRC, che hanno voluto seguire solo le indicazioni di Marquez nell’evoluzione della RC213V. A distanza di tempo la moto è diventata inguidabile anche per lo stesso pluricampione di Cervera. “È la ragione per cui ho lasciato la Honda. Si era arrivati a un punto in cui si è cominciato ad andare in una direzione opposta a quella che indicavo io“.

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Foto: MotoGP.com

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