30 Novembre 2023

MotoGP, Cal Crutchlow spiega: “Ecco cosa manca alla Yamaha”

Crutchlow ha chiara la situazione in Yamaha e auspica progressi importanti in ottica futura. Ha detto la sua anche sulle concessioni.

MotoGP, Cal Crutchlow: ecco cosa manca a Yamaha

Grazie alle nuove concessioni la Yamaha avrà modo di velocizzare il processo che dovrebbe portarla a ridurre il gap dalla Ducati. Test “liberi”, più gomme per girare nelle giornate di test, più wild card, più motori, sviluppo libero dei propulsori e due aggiornamenti aerodinamici stagionali invece di uno solo. Diversi vantaggi che aiuteranno sia la casa di Iwata sia la Honda, entrambe in grande difficoltà nel 2023.

MotoGP, Crutchlow e la situazione Yamaha

Cal Crutchlow avrà ancora più lavoro da fare per aiutare lo sviluppo della M1. In qualità di tester sta cercando mettere a disposizione tutta la sua esperienza e lo ha fatto anche nel recente test a Valencia, dove ha avuto l’occasione di dare ulteriori feedback agli ingegneri sugli aggiornamenti tecnici portati in tre aree: telaio, aerodinamica e motore.

In merito alle concessioni, il pilota britannico si è così espresso: “È tutto abbastanza nuovo – riporta crash.net – e con le nuove regole ci sono molti scenari diversi che potrebbero verificarsi. Avevamo già un piano per il quale avrei fatto tre wild card e non penso che ne farò di più. Ma le cose cambiano, così come cambiano le regole“.

Yamaha disporrà di sei wild card, però Crutchlow potrebbe anche farne solo tre: “Conosco due delle wild card, ma l’altra è in fase di negoziazione perché non vorrei assolutamente farla! Quindi ci stiamo girando un po’ attorno“.

A Yamaha serve un team satellite

Il tester britannico ha anche detto cosa servirebbe alla casa di Iwata per progredire in MotoGP: “Ciò che manca a Yamaha sono le moto in pista. Abbiamo solo le due del team ufficiale, quindi dobbiamo fare tutti i test che possiamo nel pre-campionato. Penso che questo ostacoli davvero i nostri piloti. Gli altri produttori hanno fino a otto moto in pista contemporaneamente e possono testare di più con i loro piloti. Speriamo di iniziare meglio il prossimo anno“.

Almeno fino a fine 2024 niente squadra satellite per Yamaha, poi vedremo. Sicuramente un obiettivo è tornare ad averla e la preferenza sarebbe il team VR46, che è legato a Ducati per un altro anno e che con i risultati ottenuti forse non avrebbe molta voglia di cambiare. I rapporti con Valentino Rossi e la spinta di Dorna (che vorrebbe evitare che Ducati continui ad avere otto moto) potrebbero fare la differenza.

Foto: Valter Magatti

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