7 Giugno 2022

MotoGP, Bagnaia studia la Yamaha: “La velocità non è tutto”

Nel test MotoGP in Catalunya Pecco Bagnaia prova una nuova carena per la Ducati GP22. Ma il riferimento è la Yamaha M1 di Fabio Quartararo.

MotoGP, Pecco Bagnaia

Dopo la caduta nella gara MotoGP del Montmelò Pecco Bagnaia è ritornato in sella alla Ducati GP22 per una proficua giornata di test. Difficile smaltire in 24 ore lo “zero” causato dalla manovra di Taka Nakagami, ma non resta che guardare al prosieguo del campionato che riprenderà fra meno di due settimane al Sachsenring. Fortunatamente non ha riportato conseguenze fisiche il 25enne piemontese, ma ammette: “Non ho limitazioni fisiche. Erano solo un po’ nella mia testa. Ma ora voglio pensare al Sachsenring senza voltarmi indietro“.

Una nuova carena per la GP22

I tecnici di Borgo Panigale hanno lavorato soprattutto su una nuova configurazione aerodinamica durante il test MotoGP in Catalunya. A disposizione di Pecco Bagnaia la nuova carena rivisitata nelle pance e nelle ali, al fine di rendere la Desmosedici più agile nei cambi di direzione. Ma solo prima della gara a Silverstone si deciderà se omologarla o meno, alla ripresa del campionato dopo la pausa estiva. Un’altra novità provata a Barcellona dal team italiano è il comando dell’abbassatore posteriore: “Tutte le cose che abbiamo testato hanno un grande potenziale. Sono felice“.

Il confronto con Yamaha

Il nuovo pacchetto aerodinamico risulta più appuntito nella parte anteriore, una versione ibrida delle versioni 2021 e 2022. “Per il momento la stiamo solo testando“, ha sottolineato Bagnaia. “Non so se la rivedremo quest’anno o meno. Può aiutarci a non perdere troppo in termini di maneggevolezza e offre più velocità massima. Preferisco meno velocità massima e una migliore maneggevolezza quest’anno… La Yamaha ne è l’esempio perfetto“. Del resto Fabio Quartararo ha ottenuto una vittoria e un secondo posto in Catalunya e al Mugello, due dei tracciati con i rettilinei più lunghi del Mondiale. La Yamaha M1 sta dimostrando di essere un “concept” vincente: “Vediamo molto chiaramente che la velocità massima non è tutto. Quest’anno abbiamo migliorato quest’area con la nuova carena. Ma abbiamo bisogno di più grip in inclinazione come la Yamaha. Ci stiamo lavorando“.

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