13 Maggio 2022

MotoGP, Aprilia-Razali accordo quasi fatto: Yamaha senza team satellite?

Razlan Razali conferma i colloqui con Aprilia: nella stagione MotoGP 2023 Yamaha potrebbe restare senza un team satellite.

MotoGP, Razlan Razali

Il mercato piloti MotoGP entra nel vivo a Le Mans e non riguarda solo i piloti. L’attenzione è puntata sul team RNF di Razlan Razali il cui contratto annuale con Yamaha è in scadenza a fine anno. Entro giugno bisogna avere le idee chiare, ma già Fabio Quartararo ha lasciato intendere che se Yamaha dovesse correre con due moto, quindi senza team satellite, non sarebbe un problema per la stagione 2023.

RNF e Aprilia futuro insieme?

Il manager malese non nasconde di essere in trattativa con Aprilia, confermando le voci dei giorni scorsi. La Casa di Noale vuole fare le cose in grande dopo la prima vittoria e la sequenza di podi conquistati da Aleix Espargarò, con la conseguente perdita delle concessioni per il prossimo campionato MotoGP. Massimo Rivola ci aveva provato già l’estate scorsa a trattare per una squadra satellite, ma Gresini Racing ha preferito l’offerta della Ducati. Stavolta non vuole lasciarsi sfuggire l’allettante occasione, coronata anche dallo sponsor italiano WithU, felice di unirsi al costruttore veneto.

Razlan Razali, titolare del team WithU, ha confermato i colloqui con Aprilia. “Dato che abbiamo un contratto di un solo anno con la Yamaha, dobbiamo considerare altre opzioni“, ha spiegato il manager a Speedweek.com. “Poiché Yamaha potrebbe non continuare a lavorare con noi, rimarremmo senza un costruttore. Fortunatamente il pacchetto Aprilia adesso è competitivo. E credo che l’Aprilia sia cambiata molto da quando è arrivato Massimo Rivola“. Lin Jarvis si è detto ottimista sul rinnovo con RNF, seppure insoddisfatto dei risultati di Dovizioso e Binder, ma è noto che certe anticipazioni di mercato non fanno comodo a nessuno. Adesso resta da capire chi prenderà il vuoto lasciato da Suzuki: alla Casa di Iwata serve un team dove poter mettere in incubatrice i campioni del futuro, come del resto è avvenuto con Fabio Quartararo.

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