15 Giugno 2019

MotoGP, Andrea Iannone e il mistero della gomma Soft

Andrea Iannone e Aleix Espargarò fuori dalla top-10 al termine del venerdì in Catalunya. Il pilota di Vasto non riesce a migliorare con la gomma morbida.

Andrea Iannone al Montmelò

Sul tracciato del Montmelò, che nella prima giornata risulta poco aderente, le Aprilia arrancano fuori dalla top-10 al termine del venerdì. Aleix Espargarò chiude 16° con un gap di circa otto decimi, Andrea Iannone 21° con un ritardi di 1,4″. Nonostante i miglioramenti tra le due sessioni di prove libere entrambi gli alfieri necessitano di un ulteriore step per tentare l’assalto alla Q2.

Il pilota spagnolo al mattino ha centrato la top-10 con il suo miglior tempo di 1’41.213. Nelle FP2 è sceso a 1’40.878, troppo poco per poter centrare la Q2 provvisoria. “Su un circuito amico credevo di fare meglio. Non riesco a sfruttare la moto in accelerazione e questo pregiudica la nostra uscita di curva. Stiamo provando nuovi miglioramenti e conosco il piano di test di Bradley. Ogni miglioramento è ben accetto – ha concluso Aleix Espargarò -, ma abbiamo bisogno di fare un importante passo avanti“.

Anche Andrea Iannone ha migliorato al pomeriggio, ma ha trovato poco vantaggio con la gomma posteriore Soft nelle FP2. Un comportamento che il pilota di Vasto e la sua squadra dovranno analizzare durante i debriefing tecnici di fine giornata. “Stranamente oggi mi sono trovato meglio con la gomma media rispetto alla morbida. Sul finale delle FP2 ho montato la soft pensando di migliorare, invece alla fine ho fatto lo stesso tempo della media usata. Dobbiamo capire bene il perché di questo comportamento. In ogni caso dobbiamo reagire e migliorare specialmente a livello di elettronica“.

In pista per Aprilia anche il collaudatore Bradley Smith, ultimo nella combinata del venerdì. Il britannico ha però lavorato su nuovi elementi di ciclistica ed elettronica, nella speranza possano essere di aiuto per Andrea e Aleix. “Ho anche provato la gomma dura, proprio per aumentare i dati a disposizione della squadra. Le condizioni della pista erano piuttosto difficili, specialmente nel pomeriggio. Mi aspetto di migliorare nelle FP3, avendo anche meno dettagli da valutare. Ma il vero lavoro ci aspetta nelle FP4 che si svolgeranno in condizioni simili alla gara di domenica“.

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