24 Settembre 2020

MotoGP, Andrea Dovizioso: “La stagione in un certo senso inizia adesso”

Andrea Dovizioso, Maverick Viñales, Joan Mir, Pol Espargaró ed Alex Márquez in conferenza stampa a Barcellona. Ecco cos'hanno detto.

motogp catalunya

Terzo fine settimana consecutivo di gare, il Mondiale MotoGP corre a Barcellona. Un periodo inconsueto (di solito la tappa è a giugno), ma è tutto pronto per chiudere il trittico tra Italia e Spagna. Come sempre il weekend si apre con la conferenza stampa del giovedì. Protagonisti dell’evento il leader iridato Andrea Dovizioso, il vincitore di Misano-2 Maverick Viñales, Joan Mir, Pol Espargaró ed il rookie Alex Márquez. Assente invece Fabio Quartararo, che sembra accusare qualche problemino di salute.

Andrea Dovizioso non sta vivendo un periodo facile, ma arriva a Barcellona da leader iridato e non nasconde la sorpresa in questo senso. “È una stagione strana per tutti” ha ribadito. “Ad eccezione dell’Austria, non sono mai stato particolarmente competitivo. Ma questa è un’annata particolare: in ogni gara c’è sempre qualche problema per qualcuno, nessuno è costantemente competitivo. La stagione in un certo senso inizia adesso. Il feeling con la moto purtroppo non è dei migliori, dobbiamo cambiare piccole cose che possono aiutarci in gara. Non so se qui saremo veloci: la pista mi piace, ma sulla carta siamo tutti veloci.” Su cosa bisogna lavorare? “In frenata. Come ho sempre fatto non funziona più, non riesco ad avere l’approccio che voglio e questo condiziona tutto. Devo migliorare in questo aspetto.”

Maverick Viñales ha conquistato il successo a Misano ed ora è ad appena un punto dal leader iridato. “Sarà un campionato aperto fino alla fine” ha sottolineato il pilota Monster Yamaha. “Dobbiamo cercare di essere sempre costanti. Arriviamo a competere in un altro circuito che mi piace molto: sulla carta possiamo andare bene, certamente daremo il massimo.” In ottica gara, “La priorità rimane partire in prima fila, ma abbiamo sempre qualche difficoltà nei sorpassi. Ci stiamo concentrando sui punti forti della moto, la sto capendo di più, ma l’importante è sempre fare bene in qualifica.”

Joan Mir non si sarebbe mai aspettato il 4° posto iridato a metà stagione, vicinissimo al leader. Ma non si mette pressioni, anzi rimane concentrato sul suo lavoro. “Questo è un campionato in cui bisogna essere sempre costanti. Siamo migliorati tanto nelle ultime gare, ma sappiamo bene che ne mancano ancora tante da disputare. Barcellona comunque sarà una buona occasione per fare bene.” A Misano ha disputato un bel duello con Mir con Quartararo ed Espargaró, osservandoli da vicino: “Abbiamo mantenuto un ritmo simile. Nel finale di gara Fabio aveva linee simili alle mie, mentre la KTM di Pol ne aveva di totalmente diverse. Abbiamo punti forti e deboli, ma il pacchetto in generale è competitivo. Opzioni mondiali? Prima devo pensare a vincere in gara, poi potremo pensare ad altro.”

Pol Espargaró ha conquistato un nuovo podio a Misano e vuole fare bene anche a Barcellona, anche se non si vede con opzioni di vittoria. “In classifica generale non siamo così lontani dal leader” ha dichiarato con un sorriso. “Accusiamo però i punti persi in cadute stupide. Ora scatta la seconda parte di stagione ed in un certo senso anche un nuovo campionato. Non abbiamo bei ricordi con KTM su questa pista, ma la moto è migliorata in tanti aspetti, dalla frenata alla trazione alla stabilità, e le gomme si adattano meglio alla RC16. Magari facciamo come a Brno! Un altro aspetto positivo è che a Misano, in battaglia con Joan e Fabio, sono riuscito a difendermi fino alla fine nonostante le gomme finite.”

Alex Márquez ha conquistato il miglior piazzamento MotoGP a Misano-2, ma cerca conferme nel GP di casa. “La stagione è dura per tutti” ha ammesso. “Per un rookie è importante macinare chilometri, così come è stato importante provare per esempio nel test a Misano, cosa che è difficile da fare in un GP. Dobbiamo cercare di fare passi avanti soprattutto in qualifica: giro ancora in modalità Moto2, e forse la Honda non è la moto migliore sul giro secco. In ogni caso il problema maggiore è cambiare lo stile. Come ritmo gara invece non siamo messi male: dobbiamo cercare di puntare alla top ten in più piste in modo da fare qualche passo avanti.”

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