17 Marzo 2022

MotoGP, allerta caldo a 65°C. Aleix Espargarò: “Può essere pericoloso”

Nel week-end di MotoGP a Mandalika le temperature dell'asfalto raggiungeranno i 65°C. Aleix Espargarò preoccupato per la sicurezza.

MotoGP, Aleix Espargaro

Il campionato del mondo di MotoGP approda in Indonesia a distanza di 25 anni dall’ultimo Gran Premio sul territorio nazionale. Tripudio popolare per le strade di Giacarta e sull’isola di Lombok, cornice paesaggistica favolosa per il nuovo autodromo di Mandalika, ma bisogna fare i conti anche con il caldo e il rischio pioggia. Già nei test invernali i piloti della classe regina hanno affrontato condizioni estreme, con il vento che ha poi trasportato polvere e detriti sulla pista costringendo a far slittare l’inizio della prima giornata. Per farsi un’idea tracciamo la situazione meteo di oggi: temperature dell’aria intorno ai 44°C, quelle dell’asfalto toccano i 65°C.

MotoGP bollente come non mai

Temperature al limite dell’incredibile e che hanno costretto Michelin ad adottare una mescola diversa rispetto ai test, più dura per resistere all’usura, ma con meno grip. Aleix Espargarò, sempre molto attento alla questione sicurezza, commenta: “Mai provato un caldo come quello di oggi, è pazzesco. Ad essere sincero, sono un po’ preoccupato. Nonostante la mia preparazione non ce la faccio. Mi sono preparato al meglio, vedremo se è stato necessario“. Preoccupazione, ma non paura di affrontare questa nuova sfida… “Ovviamente mi piace mettermi alla prova come atleta e andare al mio limite. Ma è vero che in giornate come oggi non c’è molto margine di manovra“.

Ai box tecnici e piloti della MotoGP dovranno tenere in forte considerazione le temperature, oltre a bere idro-cocco per dissetarsi. “Ho detto agli ingegneri che dobbiamo fare del nostro meglio per raffreddarla. Abbiamo procedure diverse per un week-end molto caldo, tante piccole cose che possono fare la differenza. Lo faremo, ma alla fine sono moto con un motore piuttosto piccolo e 300 CV. Ciò significa che non è facile per i motori“. Una situazione “al limite“, ha aggiunto Aleix Espargarò, desideroso di riconfermarsi al vertice dopo il 4° posto nel GP del Qatar. “A più di 43 o 44 gradi inizia a diventare pericoloso per le moto ma anche per il nostro fisico. Non dobbiamo dimenticare che a parte la temperatura dell’aria, le moto diventano molto calde, indossiamo anche una tuta di pelle… Quando lo metti insieme, diventa un bel cocktail“.

Al momento dalla Direzione Gara non sono arrivati limiti precisi in materia di caldo, ma è sicuramente una situazione anomala. “Non credo che ci siamo mai trovati di fronte a temperature del genere. Ricordo che a Jerez due anni fa dopo il lockdown avevamo più di 50 gradi di temperatura dell’asfalto, anche allora faceva molto caldo. E credo sia stato Lecuona a non riuscire a finire la gara e a dover ritirarsi per problemi fisici. Anche in Thailandia è stato molto impegnativo. Ma è il nostro lavoro ed è per questo che ci alleniamo. Non tutti in questo mondo possono guidare una MotoGP – ha concluso Aleix Espargarò – e se vogliamo essere visti come atleti dobbiamo dimostrarlo. È molto, molto stancante, ma spero non sia pericoloso“.

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