26 Aprile 2023

MotoGP, Alex Rins frena: “Adesso è troppo tardi”

Alex Rins ha dato carica all'ambiente Honda con la vittoria in Texas, ma per ambire al titolo MotoGP forse è già troppo tardi.

MotoGP, Alex Rins

Alex Rins ha compiuto un piccolo capolavoro in Texas, spezzando il monopolio Marc Marquez-Honda e vincendo la sua prima gara in MotoGP sulla RC213V. Un traguardo insperato anche se i primi sintomi erano già visibili da tempo, con l’ex Suzuki che si è subito mostrato più reattivo di Joan Mir nel prendere le misura a questo prototipo. Da tempo chiede più aggiornamenti e di essere considerato alla stregua di Marquez, ma come spiegato da Lucio Cecchinello è forse un bene non ricevere tutto e subito.

HRC ritorna a vincere in MotoGP

Prima di dirigersi a Jerez, Alex Rins ha parlato con Motogp.com per analizzare la situazione in casa Honda dopo il podio nella Sprint e la vittoria in gara. Risultati che lo hanno proiettato al terzo posto in classifica generale a 17 punti dal leader Marco Bezzecchi, facendo gonfiare il petto alla HRC e al suo team LCR. “Questo risultato ci dà forza, non solo a me, ma penso a tutti in Honda. Abbiamo dimostrato di potercela fare. Sapevamo già dall’inizio che sarebbe stata un stagione difficile, perché ero da sei anni con lo stesso costruttore (Suzuki) e il cambiamento è stato grande. È un motore diverso, devo migliorare il mio modo di gestire la potenza, l’elettronica…“.

I punti deboli della RC-V

Una rondine non fa primavera, ma la Honda RC-V ha un buon potenziale che necessita di lievitare ulteriormente. “Bisogna solo risolvere alcuni punti deboli. Ad esempio l’aerodinamica e anche il grip, in uscita dalle curve perdiamo qualche decimo. Dobbiamo capire di più questa moto, continuare a lavorare e migliorare“. Per riuscirci serve anche un cambio di filosofia da parte dei vertici HRC, che dovrebbero dare più fiducia ai feedback di Alex Rins. “Dovrebbero sviluppare una moto che non sia solo per un pilota. Non voglio dire che stanno lavorando solo per Marc, vedremo se prenderanno in considerazione i nostri consigli“.

Il titolo è impossibile?

Il vero punto debole di questo prototipo resta la fase di accelerazione, tutti i piloti concordano su questo handicap e per certi versi c’è molta collaborazione. La MotoGP resta però uno sport individualista dove ognuno cerca di portare acqua al proprio mulino. “Dobbiamo lavorare insieme. È vero che voglio costruire la mia base per vincere, Marc vorrà costruire la sua, Mir la sua, anche ‘Taka’… Ma dobbiamo stare insieme per sviluppare questa moto, per rendere la Honda una moto vincente“.

Quanto accaduto in Texas non cambia lo status quo e al momento non è realistico pensare di ambire al Mondiale. Non dimenticando che un cavallo di razza come Marc Marquez può sempre smentire… “Per vincere un titolo devi avere tutto sotto controllo fin dall’inizio“, conclude Alex Rins. “Anche se miglioriamo la moto, in questo momento è troppo tardi“.

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