1 Novembre 2022

MotoGP, Alessio Salucci: “Bagnaia ha mantenuto la promessa”

Pecco Bagnaia sarà campione MotoGP 2022, a Valencia basterà gestire il vantaggio su Fabio Quartararo. Il racconto di Alessio Salucci.

MotoGP, Pecco Bagnaia

Inizia il conto alla rovescia verso la gara di Valencia, per Pecco Bagnaia sarà il weekend della consacrazione nell’olimpo della MotoGP. Sulle tribune del Ricardo Tormo ci saranno 120mila spettatori, tra cui il Fan Club del pilota torinese, per la prima volta in una gara estera. Subito venduti i 200 biglietti a disposizione nella tribuna Azul inferiore (settore 3), ma i tifosi guidati da Luca Cena si riverseranno anche in altre aree. A Chivasso, cittadina natale del leader Ducati, monteranno un maxischermo, così come a Borgo Panigale all’interno dell’azienda.

Il maestro Valentino Rossi a Valencia

A Valencia ci sarà anche Valentino Rossi, reduce dalla vacanza a New York con la fidanzata Francesca Sofia Novello e la figlia Giulietta. La presenza del Dottore a Cheste, dove campeggia la sua gigantografia realizzata a novembre 2021 per il suo addio, era programmata da molte settimane. E’ stato lui l’ultimo italiano a vincere il titolo MotoGP nel 2009, Pecco Bagnaia adesso è pronto per il passaggio di testimone. Bisogna prima portare a termine questa missione che nei sottotitoli presenta anche il marchio VR46 Riders Academy, un progetto nato una decina di anni fa e che ha traghettato già Morbidelli e Bagnaia al titolo Moto2, rispettivamente nel 2017 e 2018.

Bagnaia e l’incontro con la VR46

Nessuno meglio di Alessio Salucci ricorda il primo incontro con il giovane piemontese. “Eravamo a Brno nel 2013, ci incontrammo al camion Dainese dove Pecco era andato a portare la tuta. Mi colpì per la tristezza“, racconta a ‘La Gazzetta dello Sport’. “Non era la prima volta che lo vedevo così“. Nel Cev aveva brillato, ma nel Team Italia aveva perso un po’ la bussola. Uccio, Alberto Tebaldi e Valentino Rossi decisero di puntare su di lui per il debutto in Moto3 del team Sky VR46. “Ad Aragon, con Albi prendemmo da parte suo padre Pietro e gli raccontammo la nostra idea. Gli si illuminarono gli occhi“. Ma condividere il box con Romano Fenati non fu facile, da qui la decisione di spostarlo in Mahindra, dove nel 2016 vinse due gare e collezionò quattro podi.

Verso il primo titolo MotoGP

Nel 2017 il salto in Moto2, prima di conquistare il Mondiale l’anno dopo, con in tasca il contratto con Ducati Pramac ancora prima di iniziare l’ultima stagione nella middle class. “Ducati premeva per firmare prima della stagione, io non ero convinto, avevo paura che lo destabilizzasse“, conclude Alessio Salucci. “Finché Pecco mi disse: ‘So cosa faccio, nel 2019 correrò con Ducati, che è il mio sogno da bambino, ma prometto che darò il 150% per vincere il Mondiale con voi’. Ha mantenuto la promessa“. Adesso Bagnaia è pronto al bis e davanti a lui potrebbe esserci un cammino lungo e glorioso in MotoGP.

Foto: MotoGP.com

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