1 Luglio 2022

MotoGP, Alberto Puig sulla graticola? “Quello che dicono gli italiani…”

Alberto Puig non si sente in discussione nel difficile momento in MotoGP della Honda. E lancia una stoccata agli italiani.

MotoGP, Alberto Puig

Il campionato di MotoGP è fermo per la lunga pausa estiva, ma in casa Honda ci sarà poco tempo per rilassarsi. Dopo una prima parte di stagione molto difficile, con un solo podio nella gara di Losail, serve una controsterzata decisa. L’obiettivo non è affatto ambire al titolo mondiale, come dovrebbe essere per il marchio dell’Ala dorata, ma innanzitutto salvare l’onore e mettere a punto la RC-V 2023. Tra i week-end del Sachsenring e Assen i vari Pol Espargarò, Alex Marquez, Taka Nakagami, Stefan Bradl si sono lamentati a turno dei ritardi del prototipo. Chi prova a infondere ottimismo è Alberto Puig, da buon team manager, in attesa di ufficializzare la nuova line-up piloti e del ritorno di Marc Marquez.

L’esempio della F1… in MotoGP

Tanti i dubbi che pervadono gli uomini Honda: nei test invernali MotoGP e nel primo round in Qatar tutto sembrava procedere a gonfie vele. Poi il muro di illusioni si è disintegrato gara dopo gara, fino a toccare il fondo in Germania, dove nessun pilota HRC ha centrato la zona punti. Toccato il fondo, è necessario rilanciarsi verso l’alto. “Siamo stati in Formula 1 per molti anni, siamo stati molto criticati. Ora dopo tanto tempo stiamo vincendo con il motore“, ha sottolineato Alberto Puig a Radio Marca. “Non stiamo ottenendo i risultati a cui siamo abituati e che i fan della Honda vorrebbero vedere, non stiamo andando al nostro livello“.

Le lamentele di Marc Marquez

Per Pol Espargarò uno dei problemi è a livello di filosofia aziendale, troppo lenti nel fornire nuove componenti da testare. Secondo Alex e Marc Marquez è venuto meno il feeling con l’anteriore, causa di molte cadute. L’attenzione è puntata sul telaio, già a Silverstone potrebbero arrivare degli aggiornamenti. “È vero che la Honda non è mai stata una moto facile, ma è anche una moto che, portata al limite, può fare molto. Ma in questo momento la moto non viene spinta al limite perché non lo consente, quindi ovviamente non ci sono risultati“, ha proseguito il team manager. Per la prima volta dall’esordio in MotoGP nel 2013 abbiamo sentito lamentarsi anche Marc Marquez… “E’ un pilota che entra molto forte in curva. Questa moto è stata realizzata con un concept diverso, con un po’ più di peso nella parte posteriore, in modo da avere più ‘grip’ e probabilmente diremo che il bilanciamento non è ancora equilibrato in questo momento. Forse quell’ingresso di curva condiziona le prestazioni della moto“.

Puig non si sente in discussione

L’attenzione del team è puntata già alla prossima stagione MotoGP, ma per arrivare nel modo migliore servirà il lavoro imprescindibile di Marc Marquez. “L’obiettivo di questa squadra è vincere il campionato, non le gare. Pensiamo al prossimo anno e ad avere una moto fin dal primo giorno competitiva“, ha concluso Alberto Puig. Nelle ultime settimane girano voci che l’azienda di Tokyo stia pensando anche ad un nuovo team manager… Qualcuno avrebbe fatto persino il nome di Davide Brivio. “Non è una questione che mi preoccupa. Sono preoccupato che la moto non funzioni. Questo è ciò che mi preoccupa. Per me quello che dicono gli italiani non è un problema, beh gli italiani, gli spagnoli o chi altro. Non è un problema che mi riguarda al livello da condizionarmi. Quello che mi preoccupa davvero è cercare di trovare soluzioni ai nostri problemi con gli ingegneri in modo da poter dare ai piloti una moto che funzioni“.

Foto MotoGP.com

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