3 Marzo 2022

MotoGP, Alberto Puig-Pol Espargarò: il contratto sulla sella che scotta

Pressione nel box Honda alla vigilia della stagione MotoGP 2022. Alberto Puig chiede risultati importanti a Pol Espargarò: "Non è più un ragazzino"

MotoGP, Pol Espargaro

Non si può negare una certa pressione in casa Honda alla vigilia della nuova stagione MotoGP. In bilico non c’è solo il posto di Pol Espargarò nel team factory, ma anche le selle di Alex Marquz e Takaaki Nakagami nella squadra satellite. Ma il mercato piloti, come anticipato da Lucio Cecchinello, spingerà a sistemare i ruoli prima in Repsol Honda, quindi l’attenzione è puntata sul nome che affiancherà Marc Marquez fino al 2024.

La pressione del mercato MotoGP

Dopo un primo anno di adattamento piuttosto difficile sulla RC213V, Pol Espargarò dovrà fare un ulteriore passo avanti nel 2022 per soddisfare le richieste di HRC. Nei test invernali ha chiuso con il miglior crono in Indonesia, ma poco conta per mettere nero su bianco. Il team manager Alberto Puig chiede risultati e da subito, dopo la pole position a Silverstone e il primo podio a Misano. “E’ vero che l’anno scorso gli ci è voluto molto tempo per capire come funziona la moto. Ma tutto si è evoluto positivamente durante l’anno e lui ha fatto un grande passo avanti a Misano e da lì è migliorato. È molto motivato e ci aspettiamo che lotti per le prime posizioni, come sempre accade quando la Honda recluta un pilota“.

A disposizione di Pol Espargarò ci sarà una RC213V rinnovata in ogni area, non solo a livello di motore. Cambiano le dimensioni, l’aerodinamica, la ciclistica, il bilanciamento: l’obiettivo centrale era ottimizzare il grip al posteriore e gli ingegneri giapponesi ci sono riusciti. Non ci saranno alibi per il minore dei fratelli di Granollers. “È veloce, ha esperienza e non è più un ragazzino“, ha aggiunto Alberto Puig. “Quindi il suo compito sarà quello di puntare alle posizioni nel gruppo di testa“.

Pol Espargarò senza alibi

Il rinnovo di contratto è una pressione che Pol mette nei conti. I tecnici Honda hanno seguito anche le sue indicazioni nell’evoluzione del prototipo 2022, molto più guidabile da parte di tutti i colleghi di marca e non solo per Marc Marquez. “La nuova Honda è migliore in tutto. Non c’è niente di negativo. Finora non ho visto punti negativi – ha sottolineato in un’intervista ad ‘AS’ -. Perde un po’ di stabilità all’anteriore, ma guadagni così tanto al posteriore che non perdi nulla. Secondo me, penso che sia migliore in tutto“.

Già a partire dal primo week-end in MotoGP a Losail le voci di mercato si faranno più intense e roboanti. I manager dei piloti sono in fermento per eventuali rinnovi di contratto e trovare alternative possibili. Joan Mir promette di restare fedele alla Suzuki, ma finora non ha rinnovato. Tra Fabio Quartararo e Yamaha tutto è ancora in alto mare. Jorge Martin chiede una squadra factory, che sia Ducati o meno. La concorrenza preme in pista e fuori, Pol Espargarò prova a riderci su. “Cosa penso? Chi vuole la mia moto dovrà essere davanti a me“. Quando si sale su una Honda ufficiale non c’è altro obiettivo che vincere il titolo iridato.

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Foto: Instagram

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