25 Luglio 2022

MotoGP, Alberto Puig nel mirino? L’ex manager: “Gestione disastrosa”

Honda vive il terzo anno disastroso nel campionato MotoGP. Il team manager Alberto Puig potrebbe finire nel mirino dei vertici dell'Ala dorata?

MotoGP, Alberto Puig

C’è chi scommette che “voleranno teste” in casa Honda dopo questo difficile triennio MotoGP, in cui ha raccolto solo tre vittorie firmate da Marc Marquez. L’incidente di Jerez 2020 ha aperto un vuoto che sarà difficile da colmare, sono stati commessi degli errori, la RC213V non ha fatto nessun vero passo avanti rispetto all’edizione 2021. E HRC si ritrova costretta a cambiare l’intera line-up piloti ad eccezione del suo fuoriclasse, legato da contratto fino al 2024. Sulla griglia di Tokyo potrebbe finire Alberto Puig?

L’opinione dell’ex manager

Il team manager della Repsol Honda non sarebbe visto di buon occhio da diversi esperti del settore. Manolo Burillo, ex manager di Sito Pons, in una recente intervista a Nico Abad nel programma ‘Esto va solo’, boccia il suo operato. “Forse la caduta di Marquez a Jerez è avvenuta anche a causa della sua follia (di Puig). Perché Alberto, nel momento in cui Marc era terzo, agitava brutalmente le braccia come se fosse l’ultima gara della vita di Marc o del Campionato… Alberto mette pressione urlando contro i piloti“.

Il primo vero errore del team manager, secondo Burillo, è stato quello di aver spinto fuori dai box Dani Pedrosa. “Non sono per nulla d’accordo sul fatto che abbia licenziato Pedrosa… Per piazzare Jorge Lorenzo che ha gettato la spugna dopo la terza gara. E ha sbagliato con Alex Marquez, quasi buttandolo fuori nella prima gara. E poi anche con Pol Espargaró. Pe questo la politica sportiva di HRC è stata disastrosa“.

Honda cerca la svolta in MotoGP

In questa stagione MotoGP il marchio dell’Ala dorata ha raccolto un solo podio, nella prima gara a Losail, con Pol Espargarò. Dopo di che sono venuti a galla i tanti errori commessi in fase di sviluppo e non solo. Perché in assenza di Marc Marquez nessuno sa dettare la direzione da seguire nell’evoluzione della RC213V e gli altri piloti stentano nei week-end di gara. Fino a toccare il fondo al Sachsenring, con nessuno dei quattro alfieri in grado di centrare la zona punti. Ma fino a che punto le responsabilità sono imputabili ad Alberto Puig?

L’ex pilota catalano scarica le cause sui vertici nipponici del team: “La verità è che dobbiamo migliorare e cambiare le nostre procedure, è quello che stiamo cercando di fare“, ha spiegato durante il week-end ad Assen. “Dovremo cercare di cambiare un po’ il nostro modo di pensare… Servirebbe forse più influenza da parte degli europei o più supporto in Giappone, molte altre cose. Ma probabilmente – ha concluso Puig – dobbiamo cambiare il modo in cui tutto adesso funziona“.

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Foto MotoGP.com

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