6 Febbraio 2022

MotoGP: Marc Márquez, il ‘regalo inatteso’ per la missione Mondiale

Due giorni intensi per Marc Márquez. La vista è perfetta, manca un po' di forma fisica, ma si parte da qui per vivere un 2022 da protagonista.

marc marquez honda motogp

Arrivano segnali decisamente positivi da casa Honda alla fine dei test ufficiali. L’ha detto chiaramente il team manager Alberto Puig, lo conferma anche Marc Márquez, seppur con maggiore cautela. Soprattutto sottolineando la sua forma fisica attuale: la vista è ora perfetta, ma si confessa ancora indietro a livello di allenamento. L’obiettivo stagionale però è lo stesso accennato nel momento del ritorno nel 2021: tornare a lottare per il Mondiale MotoGP, mostrandosi pronto alla battaglia fin dalla prima corsa in programma. Questi test per l’alfiere Honda sono il primo passo in questa direzione.

Il primo commento alla fine del day-2 infatti riguarda il suo stato di forma. “Mi sento bene, ma ho iniziato ad allenarmi solo due settimane fa” ha sottolineato. “Al momento mi è impossibile tenere lo stesso ritmo per tutto il giorno, infatti a metà giornata ho chiesto alla squadra di fermarmi per ripartire nel pomeriggio. Ma sfortunatamente è arrivata la pioggia…” Troncando quindi i test, ma certo guarda il bicchiere mezzo pieno. “Alla fine questo è stato il miglior allenamento, per correre e capire bene questa moto, che ho guidato per la prima volta. Questo è stato il mio test più difficile, su una pista complessa a livello fisico. Ma la velocità comunque c’è sempre.” Un problema fisico è sparito, l’altro si fa ancora un po’ sentire. “La vista ora è perfetta, altrimenti non mi sarei presentato” ha infatti rimarcato il #93. “Mi manca invece forza al braccio. Non mi ha fatto male, mi ha solo dato fastidio, ma in maniera stabile.”

Obiettivo Mondiale

Partecipare ai test? Non c’era nulla di meno scontato con quel guaio alla vista. “Aver disputato questo test per me è già stato un regalo inatteso, qualcosa che aveva scartato lo stesso dottor Sánchez, che mi ha curato finora. Solo perché era realista come tempi, prima si doveva mettere a posto la vista.” La situazione è migliorata con l’arrivo del 2022. “In circa due settimane si è sistemato tutto: a fine anno vedevo ancora doppio e non potevo nemmeno andare in bici, mentre da metà gennaio ho cominciato a vederci bene e sono anche risalito in moto. Avete visto quando l’ho scritto sui social, ero molto contento!”

“Ho poi lavorato tanto per altre due settimane per essere qui, certo non basta per recuperare due mesi ma è un passo verso il Qatar.” Con un obiettivo ben preciso in mente e non ha difficoltà ad ammetterlo. “Partire fin da subito lottando per il titolo. Stiamo lavorando per questo e saremo pronti alla battaglia fin dalla prima gara.” I rivali saranno tanti. “La moto sta diventando sempre più importante. C’è una grande uguaglianza meccanica, con circa 12 moto da Mondiale. Cosa che non succedeva prima, nel 2013 ad esempio erano più o meno quattro. Ma Ducati, Aprilia e Suzuki volano, noi Honda siamo andati tutti bene, la Yamaha è forte con Quartararo…”

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Foto: Dorna Sports

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