6 Dicembre 2020

Marc Marquez incubo senza fine: ipotesi 4° intervento

Marc Marquez sottoposto a cura antibiotica dopo l'infezione scoperta nel corso del terzo intervento. Per il campione MotoGP l'incubo potrebbe continuare...

MotoGP, Marc Marquez a Jerez

Marc Marquez ha subito il terzo intervento in cinque mesi e potrebbe non finire qui. Infatti in un comunicato HRC si legge che i medici hanno riscontrato un’infezione nel braccio destro del campione MotoGP, una pessima notizia che potrebbe ritardare ulteriormente la guarigione. Sei mesi potrebbero non bastare in caso di complicazioni e, secondo gli esperti, potrebbe rendersi necessario anche un quarto intervento, qualora il trattamento antibiotico non porti i risultati sperati.

A paventare l’ipotesi di un’ulteriore operazione è il rinomato dottor Ángel Villamor, direttore medico della clinica IQtra, in un’intervista a ‘Diario AS’. Due le ipotesi che scaturiscono dall’infezione diagnosticata a Marc Marquez. La più ottimista prevede la scomparsa attraverso la cura antibiotica e non avrebbe ripercussioni sulla formazione del callo osseo. La seconda è più drammatica e presuppone un altro ricorso al bisturi per evitare una nuova pseudoartrosi, gettando alle ortiche quanto fatto nei gironi scorsi a Madrid dopo otto ore in sala operatoria.

L’ipotesi del dott. Villamor

Secondo il dottor Ángel Villamor la presenza di germi nella frattura e la conseguente pseudoartrosi che essa può provocare porterebbe “alla necessità di nuovi interventi chirurgici” per poter “rimuovere il materiale metallico precedentemente inserito in quanto fonte di infezioni“. A quel punto i medici potrebbero decidere di rimuovere la placca in titanio dal braccio del fuoriclasse della MotoGP. E, per agevolare la formazione del callo osseo, si opterebbe per dei fissatori esterni che “non entrerebbero a contatto con l’infezione. Un sistema di “viti che sporgono attraverso la pelle e collegate da un dispositivo che le tiene saldamente“.

Quale scenario clinico attende Marc Marquez? Serviranno almeno tre o quattro settimane per conoscere gli effetti della cura antibiotica. La speranza è che tutto proceda senza ulteriori sgradite sorprese. “Il ritardo che sta subendo la formazione del callo potrebbe avere un’origine infettiva. Ma anche essere un fattore meccanico che si è risolto con quest’ultimo intervento“. L’unico dato certo è che prima di gennaio non potremo avere una chiara idea sui tempi di recupero del campione di Cervera. E il suo ritorno in pista è rimandato in data da destinarsi…

Foto: Getty Images

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2 commenti

  1. fabu ha detto:

    Fissatori esterni, che è quello che aveva suggerito il Dottor Costa. Nella fiera degli errori in questa triste vicenda, forse il più grave è stato quello di non aver chiesto fin dall’inizio un parere al nostro illustre luminare.