23 Luglio 2021

Jorge Martinez: “Valentino Rossi mi ha fatto ritirare”

Jorge Martinez ripercorre la sua carriera e ricorda quando l'esordio di Valentino Rossi nel Motomondiale lo spinse al ritiro dalle corse.

Jorge Aspar Martinez

Valentino Rossi e Jorge Martinez due destini che si sono incrociati in Aprilia nel 1996. Jorge Martinez ‘Aspar’ ha avuto una carriera prestigiosa, conquistando quattro titoli iridati nella seconda metà degli anni Ottanta. Dagli anni ’90 ha fondato un suo team, conquistando vari Mondiali nella classe 125 e con Albert Arenas nel 2020 in Moto3. Nato, cresciuto e pasciuto a suon di moto, da sempre la sua grande passione. “Per me il motociclismo è tutto – ha ammesso a MotoGP .com -. Da quando ho memoria, pulivo le motociclette per le gare di Valencia, Cullera, Xativa, le gare cittadine. Il motociclismo per me è tutta la mia vita”.

La prima vittoria nel Motomondiale (classe 80cc) risale al 1984 in Olanda. “Ha avuto un enorme impatto personale e professionale quando ho vinto il mio primo titolo. In tutta la mia carriera sportiva ho preso quattro titoli e più di 100 vittorie, sono risultati molto belli. Quando ti ritiri pensi che avresti voluto vincere di più”. Fino al ritiro definitivo nel 1997, un anno prima ci fu l’esordio di Valentino Rossi. Ma fu proprio il fenomeno di Tavullia a fargli capire che la sua epoca era finita. “Quando ho visto arrivare un ragazzo che si truccava i capelli, portava orecchini e giocava a Superman in moto, ho capito che la mia epoca stava tramontando. Rossi è stato uno shock iniziale per me, nel ’96 ho battagliato  un paio di volte e nel 97 Rossi mi ha fatto praticamente smettere”.

Erano gli anni in Aprilia e Jorge Martinez svela un piccolo retroscena. “In quel momento ho visto che l’Aprilia mi stava usando“, ha aggiunto l’ex pilota spagnolo. La casa di Noale avrebbe approfittato di lui per le sue capacità: “Da pilota tecnico mi ha usato per preparare la moto a Valentino, è stata una cosa che mi ha dato fastidio“. Oggi è un manager affermato nel paddock della MotoGP, ma ‘Aspar’ preferisce la carriera di pilota. “La vita di un pilota è molto più bella di quella di un manager, che comunque è una cosa che mi piace. Ma si lavora di più, dormi meno e guadagni molto meno“.

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Foto: Getty Images

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