11 Agosto 2020

MotoGP, Valentino Rossi: “Portimao come sulle montagne russe”

La stagione MotoGP 2020 chiuderà a Portimao. Valentino Rossi non vede l'ora di affrontare un circuito che paragona alle "montagne russe".

MotoGP Portimao 2020

In una stagione MotoGP “eccezionale” per via dell’emergenza Covid anche il finale sarà a sorpresa. Si ritorna in Portogallo dopo sette stagioni di assenza, ma sarà Portimao e non l’Estoril ad ospitare il paddock del Motomondiale. Sede dell’ultimo round Superbike, può vantare un layout esaltante che Valentino Rossi non vede l’ora di affrontare per la prima volta con la sua Yamaha YZR-M1.

La pista di Algarve è composta da 15 curve (9 a destra e 6 a sinistra), presenta molti saliscendi e curve cieche che richiedono staccate impegnative, con il rischio di arrivare lunghi in discesa o di frenare troppo presto in salita. La curva 1 sarà una delle più impegnative del Mondiale, dove si arriva a oltre 310 km/h per scendere fino a poco più di 100 km/h in un fazzoletto di asfalto di meno di 300 metri. Michael van der Mark, pilota del team Pata Yamaha SBK, ha definito questo tracciato come “una delle piste più impegnative di sempre“.

Il Dottore sulle “montagne russe”

La MotoGP sbarcherà a Portimao il 22 novembre per chiudere la stagione 2020 di MotoGP, con gli organizzatori intenzionati ad aprire a 50mila spettatori. Per Valentino Rossi sarà l’occasione giusta per mettersi alla prova su un tracciato ‘vergine’. In Portogallo conta già cinque vittorie, ma sul circuito dell’Estoril. “Associo bei ricordi al Portogallo”, spiega il campione di Tavullia in un’intervista a Motogp.com. “Ma si correva all’Estoril, anche questo un tracciato interessante. Ma mi sono sempre chiesto com’è correre a Portimao, perché la MotoGP non è mai stata lì“.

D’altronde l’Autodromo di Algarve da tempo è in trattazione con Dorna per entrare di diritto nel calendario MotoGP. Presto potrebbe quindi divenire un appuntamento tradizionale. “È una pista incredibile, come le montagne russe, ed è al livello di Phillip Island. Ha anche alcune curve impegnative – conclude Valentino Rossi – e sarà un compito difficile andare forte lì“.

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