14 Ottobre 2023

MotoGP: perché Ducati dovrebbe dare ordini di squadra?

Critiche a Ducati per il piazzamento di Bastianini davanti a Bagnaia. Si parla di eventuali ordini di squadra, ma avrebbero senso?

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Con otto piloti validi in MotoGP e una moto che si adatta ad ogni stile di guida, la battaglia al vertice tutta Ducati era solo questione di tempo. Jorge Martin, pilota satellite (pur con la D16 aggiornata) è ora davanti, Francesco Bagnaia invece ha chiuso dietro al compagno di box Enea Bastianini sia in qualifica che nella Sprint. Nessuna corsia preferenziale, ma un “vinca il migliore” in pista.

C’è chi ha storto il naso, criticando anche aspramente l’operato dei vertici della Rossa (via social i commenti si sprecano), visto che Bastianini non si sta giocando nulla in questa stagione per lui molto complicata. Ma va ricordato che stiamo parlando di piloti tutti Ducati, che senso avrebbe quindi fare preferenze? Non è meglio se il risultato viene deciso dagli stessi protagonisti, senza interventi esterni?

Ducati senza rivali

Quello della casa di Borgo Panigale appare ora un dominio difficile da scalfire. Aggiungiamoci che l’anno prossimo conterà anche sulla presenza del pluricampione Marc Marquez! Il 4° titolo costruttori, arrivato ufficialmente alla fine della Sprint odierna in Indonesia, ha avuto il contributo di Francesco Bagnaia (GP23), Jorge Martin (GP23), Marco Bezzecchi (GP22), Luca Marini (GP22), Alex Marquez (GP22). Un aiuto dai ‘piloti satellite’ non indifferente, a dimostrare appunto come anche loro possano dire la loro.

Guardiamo infatti i risultati di tutte le corse: 15 Sprint solo in tre occasioni vinte da una non-Ducati, anche tra le 14 gare lunghe disputate ce ne appena tre vinte da una moto che non fosse una Desmosedici. Non parliamo poi degli altri piloti saliti sul podio, spesso e volentieri infatti sempre delle Rosse. Un unico costruttore quindi che sta sbaragliando la concorrenza nella classe regina del Motomondiale.

Perché polemizzare?

Guardiamo nello specifico il sabato in Indonesia. Francesco Bagnaia deve disputare la Q1, ma infine il passaggio in Q2 gli viene negato da Enea Bastianini. La Sprint non è semplice: mentre Martin ed il duo VR46 volano verso il trionfo, il campione in carica deve faticosamente risalire. Arriva alle spalle del compagno di box: non riesce a passarlo, si prende qualche rischio, da Ducati non ci sono comunicazioni. Due episodi che hanno scatenato commenti molto critici per i mancati ordini di squadra.

Gli stessi toni di quando invece i vertici della Rossa sono intervenuti… Ma è una tattica che avrebbe senso per un motivo molto semplice: sono tutti in sella ad una Desmosedici, la moto dei desideri della MotoGP. Non è meglio lasciare che se la giochino gli stessi piloti in pista, senza interventi esterni? La speranza è che rimanga tutto così, ma questo dipenderà da Ducati.

Foto: Ducati Corse

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