5 Aprile 2024

MotoGP, Nicolas Goyon “Rispettare lo spirito della regola piuttosto di punire i piloti per niente”

Nicolas Goyon, team manager GASGAS Tech3 in MotoGP, spiega la gestione della pressione e della temperatura delle gomme.

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di Marc Seriau/paddock-gp

Gestione della pressione e della temperatura dei pneumatici, nuove gomme Michelin, telaio in carbonio e le pieghe di Pedro Acosta. Sono tante le domande che abbiamo posto a Nicolas Goyon, Team Manager del team Red Bull GASGAS Tech3, con cui corre il sensazionale debuttante in MotoGP. Di seguito la prima parte dell’intervista.

Nicolas, non ti faremo parlare delle prestazioni di Pedro Acosta, perché è già stato detto quasi tutto. Recentemente abbiamo visto un articolo in cui si diceva che la Ducati aveva sviluppato un programmino molto semplice che indica ai piloti il ​​conteggio dei giri validi e non validi in relazione alle normative sulla pressione dei pneumatici. Senza svelare segreti, ci risulta che già da un po’ di tempo sul cruscotto siano presenti delle spie che segnalano la pressione anteriore e posteriore.

Sui cruscotti delle MotoGP ora possiamo davvero mostrare quello che vogliamo. Possiamo davvero scegliere di visualizzare effettivamente un sacco di informazioni. Dopo però deve mostrare realmente ciò che è importante per il pilota. Noi abbiamo delle luci per indicare la temperatura delle gomme, anteriori e posteriori, e questo serve principalmente per indicare se abbiamo una temperatura troppo bassa. Per la pressione è lo stesso, vengono visualizzate diverse soglie d’allarme. Se iniziamo ad avere una pressione troppo alta, lo mostriamo in modo che i piloti lo sappiano e possano eventualmente allontanarsi dalla scia di un altro pilota.

Questi indicatori luminosi non sono indicazioni numeriche?

Sono luci perché lo abbiamo deciso noi. Avremmo potuto mettere delle indicazioni numeriche, ma abbiamo preferito accendere delle luci, dei quadratini sul cruscotto. A seconda dei colori i piloti MotoGP sanno esattamente se, ad esempio, devono stare attenti perché la gomma è troppo fredda e quindi dev’essere messa a regime. Queste sono davvero delle indicazioni per loro, vale a dire che se il feeling con l’anteriore inizia ad essere un po’ difficoltoso e ha il led acceso, beh sa che ha una pressione eccessiva dall’anteriore e che è meglio muoversi lontano un po’ dalla scia di chi sta davanti.

Oppure frenare un po’ più forte se si vuole aumentare la pressione?

No, no. Per quanto riguarda le regole sugli pneumatici, per il momento non abbiamo reagito perché crediamo che sia compito dei tecnici rispettare le regole. Il pilota MotoGP non deve preoccuparsi se deve frenare 2 o 3 volte per cercare di aumentare la pressione. Gli vengono fornite solo le informazioni che gli sono utili, che possono aiutarlo. Aiutarlo significa evitare di cadere se le gomme sono troppo fredde oppure aiutarlo evitando di cadere se la pressione anteriore, ad esempio, è troppo alta. Il resto cerchiamo di gestircelo da soli. 

Quindi appunto, con il regolamento, Michelin ha abbassato un po’ la pressione minima e ha introdotto nuove mescole. Questo cambia qualcosa per te rispetto allo scorso anno, oppure no?

Sì, Michelin ha adeguato le sue pressioni, ma ha chiesto il 60% invece del 50% dei giri di cui sopra. Quindi per noi praticamente non cambia molto tra 50% o 60%. D’altro canto il fatto che abbiano abbassato la pressione minima cambia molto. Grossomodo lavoriamo con gli stessi standard e gli stessi limiti di prima, solo che all’improvviso abbiamo guadagnato un piccolo margine. Prima non avevamo alcun margine ed era molto facile, senza necessariamente voler imbrogliare, ma prima era molto facile essere penalizzati perché non eri bravo. Mentre abbassandolo un po’, continuiamo a lavorare allo stesso modo e abbiamo guadagnato un po’ di margine di sicurezza. Qualunque sia comunque, 50% o 60%, per noi è più o meno la stessa cosa, non cambia molto. 

Quindi un approccio più…

Non più permissivo, ma meno restrittivo. Siamo sempre nella norma, rispettiamo sempre le pressioni e i protocolli, salvo che si rispetti di più la filosofia della norma, piuttosto che andare a punire i ragazzi per niente perché la loro pressione non era quella prevista. Questo è più lo spirito di questa regola. 

Seguirà la seconda parte dell’intervista.

L’articolo originale su paddock-gp

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