27 Novembre 2020

MotoGP, Moto2, Moto3: gli incidenti nella stagione 2020

Gli incidenti nella stagione 2020 di MotoGP, Moto2 e Moto3. Numeri e classifiche delle cadute nelle tre classi: Johann Zarco maglia nera della Top Class.

MotoGP, l'incidente di Valentino Rossi a Le Mans

Tra i bilanci di fine anno c’è anche quello relativo agli incidenti in MotoGP, Moto2 e Moto3. Un documento di 90 pagine che descrive nel dettaglio quanto avvenuto nelle 14 gare del 2020 (15 per le classi minori considerando il Qatar). 722 il numero delle cadute, 249 in meno rispetto alla stagione 2019 dove però si sono contati 19 Gran Premi. Per un confronto bisogna quindi considerare la media di incidenti per ogni weekend.

Sembra essere in aumento in MotoGP, a 12,8 nel 2020 contro 11,6 nel 2019, così come in Moto2, a 19,4 nel 2020 contro 18,3 nel 2019. Paradossalmente, solo i giovani piloti della Moto3 si dimostrano più provveduti dei colleghi più anziani, con una media di 16,6 nel 2020 contro i 21,3 del 2019. A collezionare il triste primato di numero di cadute è Johann Zarco a quota 15, due in meno rispetto al 2019, seguito da Alex Marquez (14) e Aleix Espargarò (12). Seguono Iker Lecuona a 11, Brad Binder, Pol Espargarò e Bradley Smith con 10 (da tenere presente che il britannico dell’Aprilia non ha corso le ultime tre gare). Il pilota più affidabile, invece, risulta Danilo Petrucci con due sole cadute, a pari merito con Marc Marquez, che però ha dovuto saltare l’intera stagione MotoGP dopo l’esordio di Jerez.

Incidenti “minori”, Le Mans quota 100

In Moto2, Kasma Daniel colleziona il primato assoluto di tutte le categorie, con 20 cadute, davanti a Jorge Navarro a 19. Se diamo un’occhiata dal fondo della classifica troviamo Bo Bendsneyder con una sola caduta, mentre il campione del mondo Enea Bastianini si ferma a 5. In Moto3, Gabriel Rodrigo si distingue con 18 cadute davanti ad Alonso Lopez (15), Celestino Vietti (14), Tatsuki Suzuki e Kaito Toba che sono stati sorpresi 13 volte. Molto più cauto Tony Arbolino che è caduto solo tre volte.

Dal punto di vista dei circuiti ancora una volta è quello di Le Mans a essere teatro del maggior numero di incidenti: ben 100 contro i 90 del 2019. La curva più pericolosa risulta la chicane Dunlop con ben 30 scivolate sull’asfalto.

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2 commenti

  1. fzanellat_12215005 ha detto:

    Arbolino e Bastianini hanno corso molto bene e il numero di cadute lo evidenzia. Il motociclismo italiano ha trovato
    finalmente la sua identità in tutte le classi.
    Un cambio del mondo( Bestia) e Arbolino,Morbidelli piazzati benissimo nei rispettivi campionati.
    Mir e Arenas hanno vinto senza dominare.