24 Settembre 2020

MotoGP, Marc Marquez: “Repsol Honda è in una situazione difficile”

Stagione MotoGP 2020 da dimenticare per Repsol Honda. Marc Marquez confessa: "So di essere importante, posso ottenere grandi risultati".

MotoGP, Marc Marquez

Per Honda sarà un altro week-end MotoGP senza Marc Marquez in pista. Ancora nessun podio per la casa dell’Ala dorata che si avvia verso la stagione più deludente degli ultimi decenni di storia. Quinto e penultimo posto nella classifica costruttori, Nakagami si sta rivelando come unico trascinatore con 63 punti e 21 di distacco dalla leadership. Alex Marquez pare aver fatto qualche passo avanti nel test IRTA di Misano, ma in Catalunya servono conferme. Cal Crutchlow, invece, rimedia un altro infortunio e chiuderà il 2020 come l’anno record in termini di sfortuna.

Pesa troppo l’assenza di Marc Marquez che dal 2013 ad oggi ha collezionato ben sei titoli MotoGP e avuto, giustamente, carta bianca sull’evoluzione della RC213V. “Il team Repsol Honda si trova in una situazione difficile“, ammette il Cabroncito. “Ovviamente ho la sensazione di essere importante lì. Posso ottenere molti buoni risultati“. Nel secondo round di Misano il rookie Alex Marquez ha ottenuto il 7° posto, miglior risultato stagionale. “Il test di martedì a Misano è stato molto importante – aggiunge Marc Marquez -. Hanno trovato qualcosa lì. Nakagami e mio fratello hanno fatto un grande passo. Penso che sia stato un buon risultato di gara per entrambi“.

L’esordio di Alex Marquez

In queste settimane di assenza Marc ha intrattenuto fitti colloqui telefonici con il fratello minore. “Se ha dubbi mi chiama. Io non lo chiamo mai“, sottolinea il campione in carica della MotoGP. “Ha Alberto [Puig] ed Emilio [Alzamora] con lui. Ma ovviamente ci chiamiamo due o tre volte al giorno… Professionalmente, ognuno deve sapere come crescere e sperimentare cose nuove. Sicuramente quello che posso dire aiuta, ma poi sei solo in pista“.

La RC213V non è una moto facile per un debuttante, la fulminea esperienza di Jorge Lorenzo con la Honda la dice lunga. Inoltre il calendario ristretto non gioca a suo favore.”È strano perché di solito torni a casa dopo una gara e poi capisci come puoi migliorare. Adesso succede tutto così in fretta – troppo veloce per un debuttante. Non ci sono nemmeno i test. C’era solo questo giorno a Misano. Di solito abbiamo quattro o cinque giorni di test – conclude Marc Marquez -, il che è di grande aiuto“. Infine in questa prima metà di campionato nessuno ha particolarmente brillato. Tanto che persino la Honda può credersi in corsa per il titolo (Nakagami a -21). “Non sono così lontano, 83 punti (ride). Sto scherzando“. L’assalto allo scettro iridato è rimandato al prossimo anno.

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