24 Ottobre 2023

MotoGP, Johann Zarco: la lunga attesa prima della “vendetta”

Johann Zarco ha finalmente conquistato la vittoria in MotoGP. Il risultato di tanti anni di lavoro, senza mai arrendersi davvero.

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“Sono passati 84 anni…” Iniziava così una delle frasi più celebri di un film molto amato dalla mia generazione (e del quale la sottoscritta non è mai stata fan). In realtà sono 6 anni e 209 giorni, in totale 119 gare in classe regina ma, vista la velocità del mondo dei motori, possiamo definirla una sorta di “parallelismo”, per indicare quanto sia servito a Johann Zarco, 33 anni a luglio, per cogliere quella tanto agognata vittoria MotoGP.

Una dimostrazione però anche di come il pilota Pramac Ducati, pur ipotizzando che non sarebbe mai riuscito a vincere in MotoGP o che comunque fosse una missione troppo complessa per lui, in realtà non si sia mai arreso, piazzando finalmente la zampata quando nessuno se la sarebbe aspettata. Il backflip è tornato, nel GP Australia Zarco ha avuto la sua “vendetta” contro i più quotati e più giovani compagni di marca, prendendosi la soddisfazione della vita.

Finalmente!

Johann Zarco approdato in MotoGP da bicampione del mondo della classe Moto2, un risultato tutt’ora ineguagliato nel Motomondiale. Già nel suo primo anno in classe regina ha rischiato di prendersi il successo, ma il tentativo finiva rovinosamente con una caduta. C’era poi sempre qualcosa, dal problema di gomme al feeling non perfetto con la Desmosedici, che non gli permetteva mai davvero di essere nella mischia per quel grande risultato.

Oppure il giusto passo trovato solamente molto in ritardo, rendendo vana la rimonta verso le zone alte. Zarco è il pilota con il record di podi in MotoGP senza mai una vittoria, un risultato che ha cominciato a pesare da tempo. Lo stesso pilota di Cannes ha ammesso una sorta di “complesso” creatosi dopo tanti anni di tentativi andati a vuoto.

Zarco stavolta non perde il colpo

Non c’era niente di speciale a Phillip Island, le condizioni anzi erano perfette rispetto a quanto abbiamo visto appena 24 ore dopo, rendendo la vita difficilissima soprattutto ai ragazzi Moto3 e Moto2 che in quelle condizioni ci hanno pure corso. Tornando al sabato, alla fine Zarco non aveva fatto nulla di speciale, se non riuscire ad impostare il suo ritmo e ad agganciarsi ai protagonisti del podio.

Il colpo di scena si verifica solo quando Jorge Martin capisce che la soft posteriore è la sua condanna, ma è troppo tardi. Il gruppo è tornato sotto, Johann Zarco vede l’occasione della vita servita su un piatto d’argento e stavolta non se la lascia sfuggire, passando senza troppe remore il compagno di box nettamente in crisi. È l’apoteosi, è la fine della lunghissima attesa per quel primo risultato tanto cercato.

Il grande peso

Possiamo dire che ormai stava diventando una sorta di complesso. Sono stati tanti i piloti di valore che non hanno mai conquistato una vittoria mondiale, ma Johann Zarco ci era andato già vicino e sembrava solo questione di tempo. Un tempo però che si è prolungato: mancava sempre il guizzo, quel “certo non so che” che doveva permettergli di completare il lavoro. Lo stesso Zarco aveva parlato più volte di un muro mentale, qualcosa che si era creato col tempo e che non riusciva ad abbattere.

Era il tassello mancante per arrivare a quel grande risultato. Non si aspettava davvero di vincere, era partito bene ma in seguito aveva fatto fatica, quindi non pensava in grande, al massimo al podio. Fino a quell’ultimo giro, quando ha capito che era davvero possibile: che bel sospiro di sollievo, Zarco ora s’è tolto quel peso ed il muro mentale è finalmente stato abbattuto.

Zarco, il lavoratore

C’è chi è dotato di un grande talento e riesce ad esplodere senza fare troppa fatica. Per la maggior parte dei piloti non è così, serve tempo e duro lavoro per riuscire ad emergere. Quest’ultimo è il caso anche di Johann Zarco: il percorso in MotoGP sembrava abbastanza semplice ed invece è stato accidentato, anzi rischiava di concludersi col divorzio prematuro da KTM. Arriva poi la sostituzione con LCR Honda, ci pensa poi Ducati a rilanciare la sua carriera.

Ma ancora mancava qualcosa, non riusciva ad arrivare quella prima vittoria tanto rincorsa. A Phillip Island s’è chiuso un cerchio, ma anche l’anno prossimo ci sarà un grande ritorno. Johann Zarco ha infatti firmato proprio con LCR Honda, una bella sfida dopo le sostituzioni in corsa… Prima però deve completare l’opera, l’ultimo anno con Ducati Pramac, e chissà che non arrivino altre belle soddisfazioni prima della conclusione di questo bel capitolo in MotoGP.

Foto: Michelin Motorsport

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